Il femminicidio è figlio del patriarcato

NON UNA DI MENO a proposito delle bugie giganti di “Citizen Go”

LA VIOLENZA SULLE DONNE É LA PRIMA CAUSA DI FEMMINICIDI NEL MONDO

Basta un tocco sapiente di photoshop per smontare il messaggio del manifesto comparso a Roma e ribadire ciò che perfino i muri sanno.
Con una campagna di guerrilla marketing malriuscita, l’organizzazione della destra cattolica CitizenGo, prova a usare il femminicidio in chiave antiabortista.

Non c’è dubbio, CitizenGo (nel cui consiglio di amministrazione siede anche l’ex deputato UDC Luca Volontè) ha compiuto un salto di immaginario. Invece dei soliti feti formato gigante, questa volta l’organizzazione mostra il corpo di una donna incinta. Ma l’accostamento tra quel corpo e la parola femminicidio non funziona: l’aborto sta al femminicidio come l’autodeterminazione sta alla violenza maschile, cioè su due piani contrapposti. Se il corpo femminile rimanda alla libertà di scelta, il femminicidio rimanda alla violenza maschile, quella che in Italia, nei primi 3 mesi del 2018 ha provocato la morte di 20 donne (nei primi 10 mesi del 2017 le donne uccise da uomini sono state 114, una ogni due giorni e mezzo).

C’è solo un modo per legare l’aborto al femminicidio: è vietarlo, criminalizzare chi lo sceglie o ostacolarlo con l’obiezione di coscienza.
Anche questa volta i paladini della lotta contro l’autodeterminazione delle donne hanno fatto flop.

Per i 40 anni della legge 194, ci vediamo in piazza!

22 maggio: anniversario quarantennale della 194
26 maggio cortei a Roma, Bologna, Milano

A Roma: CORTEO h17 piazza dell’Esquilino

Non Una Di Meno – Roma

Redazione
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