Il potere di un hastag

di Rom Vunner

civediamol11Da un po’ di tempo gira un hastag sia su Twitter che su titoli di post. Questo hastag è #civediamol11. Si riferisce, meglio si riferiva, a uno dei tanti pomposi annunci del premier 2.0 Matteo Renzi. Un uomo che ha dato 80 € in 8 tweet! Si riferiva a un grande, quanto inutile, vertice europeo sulla (dis)occupazione giovanile che si doveva tenere a Torino l’11 luglio p.v. In vista di questo tanto atteso evento, i movimenti si erano dati appuntamento per contestare questo vertice. Movimenti che agiscono localmente e che si occupano di svariati argomenti: dal diritto all’abitare, alla scuola, passando per il lavoro e le grandi opere. Movimenti che non si limitano a discutere in seminari e assemblee ma che agiscono: occupano case, organizzano picchetti, abbattono recinzioni… Movimenti dal basso, autorganizzati e autofinanziati a cui sempre più giovani aderiscono. Giovani che non solo provano sulla loro pelle i risultati di una lunga e pesante svendita di diritti conquistati con dure lotte ma che stanno anche pagando sulla propria pelle una repressione sempre più agguerrita in cui non vi è più alcun confine tra forze politiche, forze inquirenti e investigative: si muovono all’unisono guidate dal Partito Unico degli Affari (PUA). La repressione è talmente forte che in un paio di anni le persone che si sono viste limitare le libertà personali saranno circa un 2000 (conteggio per difetto). Non è un’esagerazione. Gira la triste battuta per cui il carcere Le Vallette di Torino si è trasformato in un centro sociale.

Nelle ultime settimane, poi, man mano che l’hastag #civediamol11 aumentava in popolarità, sgomberi, arresti, fogli di via, richieste di risarcimento danni sono fioccati copiosi sui movimenti. Vengono colpite 30 – 40 persone al colpo! Impressionante come questa vile azione non abbia scoraggiato ma abbia visto, anzi, aumentare il numero di solidali.

Come poteva il nostro primo premier 2.0 tollerare una cosa così? Che tweet avrebbe potuto lanciare l’#11L? Così ha sentito la Germania e ha rinviato un inutile vertice che non avrebbe prodotto un emerito cazzo (scusate il francesismo) sul piano della disoccupazione e della precarietà e che sul web le sue vecchie corazzate della stampa embedded non avrebbero potuto gestire. Sarebbe stato un buco mediatico. Un evento che si sarebbe rivoltato contro.

L’ha rinviato, forse, a novembre. Se così fosse l’hastag sarebbe salvo, così come i manifesti comunicativi che sono stati stampati e distribuiti per tutta la penisola: novembre e l’11 come mese!

#civediamol11

 

Rom Vunner

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