Imola: messaggio alle sardine «ribelli»

Una lettera da Potere al popolo dopo la contestazione al comizio di M49mS (Matteo 49 milioni Salvini)

 

MESSAGGIO IN BOTTIGLIA ALLE SARDINE “RIBELLI”

Sabato scorso a Imola è passato Salvini, per la seconda volta in poco tempo, con il suo seguito di sostenitori, fan dei selfie e curiosi. Questa volta però, avendo annunciato il suo passaggio con un minimo di preavviso, la visita è stata molto meno indolore della prima. Molti/e imolesi, probabilmente più dei presenti al comizio, hanno in varie forme contestato la sua presenza.
Noi attivisti/e di Potere al Popolo, avendo già programmato in precedenza un incontro pubblico nella mattinata, abbiamo però come tanti/e ritenuto inaccettabile la presenza in città di chi, con le sue politiche razziste e securitarie, ha prodotto in pochi anni un accanimento legislativo e sociale senza precedenti contro migranti, lavoratori, donne. Per questo, appena ci è stato possibile, ci siamo diretti verso piazza Caduti per la Libertà, per non far passare sotto silenzio la retorica discriminatoria e demagogica del capo leghista.

E siamo molto contenti/e di aver visto dalla nostra parte, nonostante lo schieramento delle forze dell’ordine ci tenesse a distanza, un nutrito gruppo di altre persone che portava avanti la stessa protesta e reagiva agli insulti della propaganda salviniana. La contestazione fa pienamente parte della democrazia, un Paese dove viene vietata non è più un Paese libero.
Siamo rimasti quindi sorpresi/e quando, passata la mattina, abbiamo visto sulla pagina ufficiale delle sardine imolesi un post di condanna per chi aveva dato del buffone a Salvini, perché non avrebbe rispettato lo “spirito” delle sardine. Infatti, a nostro avviso, non ci si può limitare ad ascoltare passivamente le parole di Salvini in piazza, perché quelle parole si traducono ogni giorno in azioni di discriminazione etnica e di genere, oltre che in repressione e limitazione dei diritti. Siamo quindi felici di aver navigato questo sabato mattina, per un piccolo tratto di mare, con delle «sardine ribelli», che non hanno accettato di limitarsi a seguire il branco, ma hanno pensato con la propria testa.

Per cambiare il brutto clima politico che si respira in questo Paese e finanche nella nostra regione non bastano i sorrisi e i buoni sentimenti, né ci si può limitare a condannare le parole di odio razziale che esprime Salvini quotidianamente. Crediamo invece che sia necessario connettere la battaglia antirazzista con le altre battaglie sociali che si sviluppano nel nostro Paese (dalle lotte dei lavoratori e delle lavoratrici contro precarietà e licenziamenti alle lotte contro le grandi opere dannose e inutili come la TAV) tanto contro la Lega di Salvini quanto contro il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle.
Mentre scriviamo queste righe ci sono 21 operai che, in base ai Decreti Salvini, sono stati multati per 4000 € ciascuno solo per aver protestato per far valere i propri diritti. E ci sono anche migliaia di migranti che ogni anno muoiono in mare, o rinchiusi nei lager libici, o attraversando il deserto per fuggire dalla propria terra di origine. Ma questa situazione non è solo responsabilità di Salvini e dei 5 stelle, perché la stretta securitaria era già stata avviata dal PD con il Decreto Minniti, e Minniti stesso è il ministro responsabile di accordi criminali con i torturatori libi, ci per imprigionare e bloccare i migranti.

L’alternativa reale allora dobbiamo costruirla insieme, dal basso, smettendo di rassegnarci al “meno peggio”, navigando per davvero in mare aperto.

Potere al Popolo Imola

LE IMMAGINI – scelte dalla “bottega” – sono riprese dalla rete.

 

 

Redazione
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