Imola, una piccola storia ignobile

Ancora sull’assessore alla sicurezza, condannato per lesioni

comunicato di Potere Al Popolo

È PIÙ GRAVE AVERE UN ASSESSORE CONDANNATO PER ABUSI DI POLIZIA O UNA SCRITTA SU UN FOGLIO DI CARTA?
La giunta 5 Stelle ha di recente deliberato il prelievo di oltre 1.000 € dalle casse comunali, che andranno in spese legali, per opporsi ad una richiesta di archiviazione formulata da parte della Procura della Repubblica di Bologna, per un episodio relativo ad una scritta a biro apparsa su un foglio di carta di un pannello comunale.
La scritta incriminata è un esplicito riferimento alla condanna penale a carico dell’assessore Andrea Longhi, avvenuta per un triste episodio di abusi in divisa: Longhi è stato infatti condannato in via definitiva per lesioni, falso e calunnia mentre era in servizio insieme ad altri poliziotti per aver picchiato un ragazzo.
La giunta preferisce quindi accanirsi contro chi ricorda quanto successo su un foglio di carta, sostituibile con la spesa di qualche centesimo, piuttosto che domandarsi perché la Sindaca abbia nominato come assessore con delega alla sicurezza un condannato in via definitiva per abusi di polizia.
La giunta dovrebbe chiedersi perché impiegare denaro pubblico per opporsi alla richiesta di archiviazione per un fatto giudicato dal Pubblico Ministero di lieve entità, quando lo stesso Longhi non ha, al momento, deciso di fare opposizione.
La giunta dovrebbe anche chiedersi perché da aprile i probiviri del M5S, che avrebbero il compito di esaminare l’inopportuna scelta della nomina di Longhi, rimangano in silenzio dopo oltre sei mesi, nonostante tale nomina vada chiaramente contro non solo il codice etico dei grillini, ma anche quel minimo di coerenza e dignità che la pubblica amministrazione dovrebbe avere nelle sue scelte.
Come già detto in più occasioni, un condannato per abusi di polizia non può fare l’assessore alla sicurezza: Longhi, dimettiti!

Potere al Popolo Imola

In “bottega” ne avevamo scritto qui Per parlare di violenza ci vuole coerenza e qui Imola: piccioni, falchi e tre pensierini. Nel secondo post precisavo che la condanna è per lesioni, falso e calunnia, confermata nel 2000 dalla Corte di Cassazione. La sindaca Manuela Sangiorgi (5stelle) non ha battuto ciglio. Longhi fu il numero uno regionale del Sap (il sindacato autonomo di polizia che da queste parti annovera anche il deputato leghista Gianni Tonelli) insomma oltre alla condanna definitiva… è proprio di estrema destra ma la sindaca Manuela Sangiorgi non ha battuto ciglio, non ha battuto ciglio, non ha battuto ciglio…. [db]

 

Redazione
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