IN SÉ E PER SÉ

(roba del Pabuda)

 

 ruminava,

rimuginava, 

mugugnava tra sé

(ciucciando

il tappino consunto

della biro)

l’ex funzionario

del gran partito

in disarmo:

“il proletariato

in sé –

anche se ci sei dentro

fino al collo –

non è che sia poi

così intelligente,

simpatico e bello…

e il proletariato per sé,

forse, non è mai esistito”.

era davvero triste

e sconsolato

quell’ex funzionario

di partito.

 

(l’immagine è tratta dall’opera di Ivan Kliun “Senza titolo” del 1917)

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Pabuda
Pabuda è Paolo Buffoni Damiani quando scrive versi compulsivi o storie brevi, quando ritaglia colori e compone collage o quando legge le sue cose accompagnato dalla musica de Les Enfants du Voudou. Si è solo inventato un acronimo tanto per distinguersi dal suo sosia. Quello che “fa cose turpi”… per campare. Tutta la roba scritta o disegnata dal Pabuda tramite collage è, ovviamente, nel magazzino www.pabuda.net

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