Jacobo Cortines: «Figura davanti al mare»

131esimo appuntamento con “la cicala del sabato” (*)

Figura davanti al mare

Il suo sguardo si perde in questo immenso,

sereno blu profondo delle acque.

Lei sta sola, in piedi, muta, fissa.

Forse pensa perché ha tardato tanto

a vivere sul mare, e alla memoria

si affacciano i ricordi senza avviso:

la sua infanzia, remota, le pianure,

la polvere d’estate, quel silenzio

delle messi falciate, quegli odori

di tante cose ormai quasi scordati;

l’adolescenza timida, lontana;

la gioventù in attesa, senza fretta,

dell’amore ideale; le illusioni

non sempre condivise. La certezza

che tutto ciò è trascorso come un sogno

dal quale si è destata. Lei sta sola,

lei sola e il mare, ed il suo sguardo

intanto nel blu si addentra come se dovesse

in esso naufragare. Guarda e avverte

che i suoi ricordi sono come le onde

che si rompono a riva tra la schiuma

e che è dolce l’addio su una spiaggia.

[da «Passione e paesaggio» traduzione di Matteo Lefèvre]

(*) Qui, il sabato, regna “cicala”: libraia militante e molto altro, codesta cicala da oltre 15 anni invia ad amiche/amici per 5 giorni alla settimana i versi che le piacciono; immaginate che gioia far tardi la sera oppure risvegliarsi al mattino trovando una poesia. Abbiamo raggiunto uno storico accordo: lei sceglie ogni settimana fra le ultime poesie inviate quella da regalare alla “bottega” e io posto. Perciò ci rivediamo qui fra 7 giorni. [db]

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