Kostas Koutsourelis: «Primi astronauti»

161esimo appuntamento con “la cicala del sabato” (*)

Primi astronauti

I primi astronauti sulla Luna,
due anni e due mesi prima di Armstrong,
due anni e due mesi prima di Aldrin,
furono una colonia di batteri,
un gruppo del tipo streptococcus mitis,
giunti con il Surveyor 3
il 20 aprile del ’67,
poche ore prima che ad Atene si avviassero
i cingolati dei colonnelli.

Rimasero due anni e mezzo sulla Luna
rannicchiati nella videocamera dello scafo,
là dove li aveva scagliati forse
lo starnuto di un tecnico o di un meccanico
raffreddato della NASA,
quando il lancio era ancora in cantiere.

Quando l’Apollo 12 ricondusse
di nuovo il congegno sulla Terra,
alla fine di novembre del ’69,
alcuni streptococchi erano ancora vivi.
Per novecento e rotti giorni
erano sopravvissuti alla temperatura
prossima allo zero assoluto, senza
caschi di protezione o altri mezzi,
tute per difenderli dai raggi,
o un corpo caldo per nutrirsi.
Per novecento e rotti giorni
avevano resistito nel deserto.
Profughi di questo pianeta, divennero
i suoi primi coloni in cielo.

La loro conquista passò sotto silenzio,
non fu notizia da prima pagina,
non provocò scalpore alcuno.
Erano i giorni del massacro di My Lai,
le vittime in Vietnam si moltiplicavano,
Panagulis era nel carcere di Boghiati,
le notizie grondavano di sangue e stragi,
quanta simpatia poteva avanzare
per il nostos di pochi batteri comuni,
per l’odissea di questi microbi,
davvero, chi aveva motivo di occuparsene?

Così la vicenda fu archiviata.
Gli esperti parlarono di un “rebus”,
alcuni dubitarono che fosse avvenuto così,
non fu rispettata la quarantena
quando ricuperarono la videocamera del Surveyor,
accadde sicuramente così, senz’altro
gli streptococchi entrarono lì dopo.

Meglio così, forse. Non era giusto
che un evento casuale distogliesse
dalle abbaglianti luci della ribalta
le imprese nostre, degli uomini.
È inglorioso, ingiusto accettare
che semplicemente così, senza fatica
né desiderio, alcuni batteri,
creature tanto insignificanti, fossero diventati,
due anni e due mesi prima di Armstrong,
due anni e due mesi prima di Aldrin,
i primi astronauti sulla Luna,
i primi coloni della Terra sull’Altrove.

[Kostas Koutsourelis, traduzione di Nicola Crocetti da Poesia # 350]

(*) Qui, il sabato, regna “cicala”: libraia militante e molto altro, codesta cicala da oltre 15 anni invia ad amiche/amici per 5 giorni alla settimana i versi che le piacciono; immaginate che gioia far tardi la sera oppure risvegliarsi al mattino trovando una poesia. Abbiamo raggiunto uno storico accordo: lei sceglie ogni settimana fra le ultime inviate quella da regalare alla “bottega” e io posto. Ci rivediamo qui fra 7 giorni. [db]

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

Un commento

  • Ehm… lei ha detto piu’ volte di essere un grande ammiratore dei testi che scrivo per Urania. Non so quanti seguano il suo blog e quanto possa essermi utile, ma ho appena pubblicato su Amazon un libro in due parti, “Misteri e mostri sotterranei, Volume 1 & 2”, in edizione ebook e cartacea. Sarebbe cosi’ gentile da farmi un po’ di pubblicita’? Eccone le ragioni:
    a) Prende spunto dal cosiddetto “Mistero Shaver” che si sviluppo’ su Amazing Stories a partire del 1945, con lunghe citazioni della stessa rivista e altre pubblicazioni dell’editore Ray Palmer.
    b) Pur parlando in gran parte di questa e altre vicende “paranormali”, avverte i lettori, a lettere MAIUSCOLE, di prenderle con beneficio d’inventario. Vale a dire, l’autore non intende rivelare verita’ arcane ma solo appassionare e divertire.
    c) Una certa percentuale delle storie narrate sono realmente accadute! Per esempio, viene citata la triste sorte d’uno speleologo di nome Floyd Collins… e ho appena scoperto che Bob Dylan gli dedico’ perfino una canzone.
    d) Le storie narrate hanno tutte una forte componente SF, fantasy e horror.
    e) Tutto il testo e’ disseminato di citazioni di autori di SF, fantasy e horror, da Ellison e Disch fino a Burroughs e Lovecraft. In particolare, una citazione precede ogni capitolo.
    f) Il testo e’ in tono scanzonato, molto piu’ vicino a quello di un romanzo che ai soliti volumi “paranormali”.
    g) Per finire, non sono un outsider ma ormai la mia vita e’ indissolubilmente legata al fantastico, e il mio nome e’ ben noto ai lettori di Urania.

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    La prego di farmi sapere se accetta di segnalare questo materiale.
    Cordiali Saluti
    Fabio Femino’

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