La barista dal pulpito (di Pabuda)

stamattina, presto presto,

la barista, tra un cappuccio

e un caffè corretto

col fernet

s’è prodotta in una predica

che chi diavolo se l’aspettava:

a ritroso

fino ad Adamo ed Eva!

lì s’è impuntata

sulla solita teoria del male:

roba tipo…

il peccato originale

e la tortura della croce,

che di tutte le schifezze

ha fatto piazza pulita:

sarà che ‘sta storia

fa acqua da tutte le parti,

non mi persuade, non c’è verso…

ma ci mancava poco

che l’espresso

m’andasse tutto di traverso.

così, mentre

con un altro scettico si dilungava

sul mistero del creato,

io ho pagato il dovuto

con volgare contante

e come un fulmine

mi son dileguato

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Pabuda
Pabuda è Paolo Buffoni Damiani quando scrive versi compulsivi o storie brevi, quando ritaglia colori e compone collage o quando legge le sue cose accompagnato dalla musica de Les Enfants du Voudou. Si è solo inventato un acronimo tanto per distinguersi dal suo sosia. Quello che “fa cose turpi”… per campare. Tutta la roba scritta o disegnata dal Pabuda tramite collage è, ovviamente, nel magazzino www.pabuda.net

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