La convention di «Stranimondi»

di Andrea Viscusi

straniMondi

Stranimondi è stato un esperimento condotto da tre editori specializzati in narrativa fantastica (fantascienza in particolare): Delos, Hypnos e Zona42. L’idea era quella di riunire in un’unica convention tutti quegli editori piccoli o microscopici che del fantastico in tutte le sue accezioni (fantasy, horror, fantascienza, weird, new magical realism) fanno il loro business principale. Ce ne sono tanti, di questi piccoli e coraggiosi editori (coraggiosi perché lavorano per scelta in settori con un pubblico molto ristretto), ma finora non avevano trovato un luogo a loro dedicato per riunirsi e mettersi a contatto coi lettori.

L’esperimento Stranimondi, a detta di tutti, è riuscito. La soddisfazione è stata pressoché unanime tanto da parte degli editori partecipanti, quanto degli autori e degli ospiti, e soprattutto del nutrito pubblico di lettori.

Stranimondi ha occupato un weekend, sabato 10 e domenica 11 ottobre, e si è svolto all’interno dell’UESM – Casa dei Giochi di Milano. Una quindicina circa gli editori presenti, ognuno con il suo banchetto su cui esporre i propri lavori e uno slot di mezz’ora per una presentazione. Dato il fitto programma di eventi e ospiti che in molti casi si sovrapponevano nelle due sale a disposizione, era praticamente impossibile poterli seguire tutti. Chi scrive ha pensato che fosse più interessante seguire le maggiori novità e quelle piccole e virtuose realtà meno conosciute anche da chi bazzica nel settore. Per cui ho disertato alcuni dei “main event” della manifestazione, come l’incontro con Bruce Sterling, che tutto sommato conosco abbastanza bene, preferendo ascoltare qualche sconosciuto in cerca di sorprese.

Le sorprese in effetti ci sono state. Anche per chi frequenta da anni l’underground del fantastico italiano, sono emersi tanti progetti e punti di vista interessanti. Tra i piccoli editori che cercano di distinguersi per la ricercatezza e la qualità delle loro opere troviamo La Ponga e Zona 42, mentre progetti più ampi e particolari sono quelli di Parallàxis, rivista di narrativa e saggistica, e l’Italian Institute for the Future, associazione che propone come materia di studio la futurologia (come già fanno altri istituti in tutto il mondo) e cura la rivista Futuri. Rimanendo in tema, anche Future Fiction, progetto del doppio Premio Urania Francesco Verso, ha come obiettivo la diffusione della narrativa d’anticipazione, con un particolare riguardo per le opere internazionali non-anglofone, e include nel suo catalogo autori africani, sudamericani, cinesi, russi, in modo da garantire la maggior “biodiversità” possibile. Tra gli autori che si stanno affermando, troviamo un preparatissimo Livio Gambarini con i suoi horror storici, e un poliedrico Alessandro Forlani impegnato in ben tre presentazioni con editori diversi. Anche a livello internazionale qualcosa si muove, come Alessandro Manzetti ha raccontato in uno degli ultimi panel della manifestazione, illustrando i riconoscimenti ricevuti da lui ed altri autori a premi come il Bram Stoker Award.

Come già spiegato, era impossibile seguire tutti gli eventi, ma i grandi ospiti della manifestazione si potevano trovare aggirarsi tra le bancarelle e scambiare autografi e chiacchiere con i lettori. E così non era nemmeno assurdo trovarsi a mangiare nello stesso ristorante di Bruce Sterling, Aliette de Bodard, Dario Tonani, Leonardo Patrignani, Paolo di Orazio, Franco Brambilla. Forse, l’aspetto davvero inatteso ad aver reso Stranimondi una convention così interessante è stato proprio quel clima di familiarità e confronto che si è instaurato a tutti i livelli. Se da una parte autori e lettori si scambiavano opinioni “alla pari”, dall’altra anche gli editori, che pure sono tecnicamente in concorrenza l’uno con l’altro, si sono trovati spalla a spalla a parlare di strategie condivise e collaborazioni, e ad acquistare i volumi dei “concorrenti”.

E il successo non è stato solo umano, ma anche oggettivo: tutti gli editori hanno registrato vendite elevate, al di là delle normali previsioni per un evento di questo tipo, a dimostrare che quando il pubblico viene solleticato nel modo giusto, la risposta c’è.

Non è ancora stato diramato un comunicato ufficiale sull’esito della convention, ma le reazioni entusiaste di tutti fanno già pensare che una seconda edizione ci sarà, e forse potrà anche essere migliore, adesso che la formula vincente è stata collaudata.

 

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