La democrazia è passata di moda?
«Altreconomia» di novembre
Come promesso, ogni mese la “bottega” rilancia il sommario della rivista che è fra le poche cose leggibili rimaste in Italia.
«Altreconomia» 187 dedica la copertina e il servizio centrale a Instagram e alla pubblicità occulta – «non esplicita» – sui social network.
«Si fa avanti l’idea che la cittadinanza dovrebbe essere basata sulle competenze e la competizione, e non sull’appartenenza a una comunità. Ma così si riduce l’eguaglianza e si toglie voce al dissenso»: l’editoriale di Pietro Raitano riflette sulla democrazia che lor signori vorrebbero “sorpassanda”.
Belle inchieste sul commercio navale, sui terrorismi, sulla deforestazione del Borneo, sui 150 comitati sorti per il «No» al referendum costituzionale, sull’alta velocità, cioè l’alta voracità, sotto Firenze ma ci sono anche un’intervista a Paolo Fresu – «Fare comunità nel segno del jazz» – e un faccia a faccia con Margrethe Vestager, la commissaria europea che ha chiesto 13 miliardi ad Apple.
Nelle «opinioni»: uno sguardo su Trump, riflessioni su HIV-AIDS in Lesotho, come agire contro il riscaldamento globale mentre Lorenzo Guadagnucci parla di carceri e “modello Gorgona”.
«Altreconomia» segnala una novità importante per abbonate/i cioè «la possibilità di scaricare la rivista in formato epub e pdf direttamente dal profilo utente del sito, opzione che si aggiunge alla lettura degli articoli online sul nostro portale oppure in formato digitale tramite la nostra applicazione scaricabile gratuitamente da App Store o Google Play».
Io che sono affezionato al cartaceo vi ricordo che trovate la rivista in quasi tutte le bdm, cioè i negozi del commercio equo e solidale (db)
