Flat Tax: l’hanno già messa da molto, in silenzio

Francesco Masala prova a dimostrare che la flat tax esiste già e Grillo spiega come andrà a finire.

Nel 1974 c’erano 32 aliquote IRPEF, a partire dal 10% al 72%, con una notevole progressività (con una differenza di 62 punti percentuali fra l’ultima e la prima aliquota)

Oggi ci sono cinque scaglioni (con una differenza di 20 punti percentuali fra l’ultima e la prima aliquota)

IRPEF: GLI SCAGLIONI 2018

L’IRPEF si calcola applicando delle aliquote a diversi scaglioni IRPEF 2018 di reddito:

  • il 23% per reddito tra 0 e 15mila euro (per la parte eccedente la cosiddetta “no tax area”, ossia un reddito imponibile non tassato);
  • il 27% per lo scaglione di reddito compreso tra i 15mila e i 28mila euro;
  • il 38% per lo scaglione di reddito compreso tra i 28mila e i 55mila euro;
  • il 41% per lo scaglione di reddito compreso tra i 55mila e i 75mila euro;
  • il 43% per la parte di reddito che eccede i 75mila euro.)

Praticamente la Flat Tax esiste già, da molto, con una progressività minima, per non essere dichiarata anticostituzionale (se notate 23-27% è l’aliquota minima, da 38 a 43% non cambia molto, come se fosse una sola aliquota, ma spalmata in tre, per opportunità)

Siccome “uno vale uno”, ci raccontano, siamo tutti uguali e tutti pagheremo la stessa aliquota o magari solo due, 25% e 40% (con una serie di aggiustamenti che ci vorrà un esercito di commercialisti, se bastano, per spiegarli).

Intanto quelli che avrebbero pagato le imposte con aliquote fino al 72% danno la traduzione di quel “uno vale uno” qui, e ringraziano la Lega (senza aggiunte) e Il Movimento 5 Stelle, per quello che faranno (e tanti altri, per quello che hanno già fatto).

(leggi anche http://www.labottegadelbarbieri.org/schiacciare-poveri-e-classi-medie/)

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *