La mia quattordicesima volta in tribunale?

dove il blogger Davide Fabbri spiega come si diventa «un diffamatore»

NUOVA DENUNCIA-QUERELA CONTRO DI ME, PER IL REATO DI DIFFAMAZIONE A MEZZO STAMPA
Ci risiamo. Il potente di turno mi querela a freddo, senza alcun annuncio. E’ la quatordicesima denuncia-querela ricevuta in anni di attività politico-informativa, per il reato di diffamazione a mezzo stampa. Tutte vinte le precedenti battaglie legali.

La nuova querela del presidente del Consorzio di Bonifica della Romagna Roberto Brolli, che ha dato mandato all’avvocato forlivese Marco Martines per avviare un’azione legale contro di me.
Ci vedremo in tribunale. E’ il solito e banale tentativo di intimidazione tramite lo strumento della denuncia-querela.
Roberto Brolli è fra l’altro un indagato della magistratura, per reati anche gravi: in concorso nei reati di falso materiale e ideologico in atti amministrativi, assieme al direttore generale del Consorzio di Bonifica Vincenzo Bosi (recentemente “demansionato”) e al capo settore del Consorzio Chiara Benaglia.

L’indagato Roberto Brolli ha assunto – per presunti motivi di urgenza – i poteri del Comitato Amministrativo (l’organo politico di governo del Consorzio) che sarà informato solo a decisione già presa. Con delibera d’urgenza numero 54 adottata dal solo presidente in data 28 gennaio 2019, Roberto Brolli ha incaricato il legale Marco Martines a sporgere denuncia-querela nei miei confronti, per il reato di diffamazione a mezzo stampa, in seguito alla pubblicazione di mie puntate d’inchiesta sulle attività poco chiare del Consorzio di Bonifica. Tutte pubblicate anche nel presente blog “La Bottega del Barbieri”.
Un indagato come Roberto Brolli avrebbe dovuto – almeno per ragioni di opportunità politica – convocare preventivamente l’organo di governo politico e ottenere l’avallo del Comitato Amministrativo del Consorzio.

Non solo: le iniziative personali del presidente Brolli sono portate avanti spendendo soldi pubblici del Consorzio, attraverso la presentazione di una denuncia/querela nei confronti del sottoscritto, che da mesi – come blogger indipendente – ha cercato, attraverso rigorose e circostanziate inchieste, di denunciare all’opinione pubblica le numerose ombre gestionali della dirigenza politico-amministrativa del CBR.

Da diversi anni scrivo inchieste e post di controinformazione, post e articoli: articoli anche duri nei toni però mai offensivi nei confronti delle persone coinvolte. La mia è stata e sarà sempre critica informativa e politica: sicuramente molto scomoda nei confronti di chi ha un ruolo di potere.
L’iniziativa di chi querela – è il caso anche di Roberto Brolli – è riconducibile in larga misura ad azioni strumentali, che compromettono la serenità di un cittadino come il sottoscritto, un blogger indipendente, con grave incidenza sul diritto di libera espressione del pensiero, essenziale in un regime democratico.

Il clima di intimidazione che si vuole determinare costituisce un fattore che reputo molto grave. Questo mio lavoro d’inchiesta giornalistica indipendente dà sicuramente fastidio; pertanto il potente di turno ricorre alle significative intimidazioni strumentali della denuncia-querela.

Una cosa comunque è certa: le intimidazioni non avranno il risultato di zittire una voce libera e indipendente. Al contrario, verrà rafforzata l’azione informativa, con maggiore determinazione e rigore, continuando le battaglie per la legalità e la trasparenza all’interno del Consorzio di Bonifica della Romagna.

Non sono solo in questa battaglia, ho la vicinanza e la solidarietà di tanti cittadini e lavoratori onesti del Consorzio di Bonifica.

Nuove puntate sono in arrivo sulle ombre gestionali del CBR: chi crede di potermi intimidire e mettere il bavaglio si sbaglia di grosso.

DAVIDE FABBRI – Cesena, 5 febbraio 2019

DDD ovvero DIFFAMATI, DIFFAMATORI e DIDASCALIE

Regà, che mal di testa mi pigliano a volte. Nell’impaginare questo post mi sono pure perso le didascalie. Dunque: uno dei due deve essere il diffamato e l’altro il diffamatore (o malfattore? maledetta memoria). Devo stare attento a non fare confusione. E poi in effetti Fabbri un po’ lo conosco. Però quando ho mal di testa non ricordo neppure la faccia di mia moglie. E allora che faccio? Boh, meglio non mettere le “dida”… Lascio decidere d-e-m-o-c-r-a-t-i-c-a-m-e-n-t-e a voi che passate di qui: di sicuro uno sarà il minacciato e l’altro il minacciante. Ma voi che dite, mi passerà con una pillolina a casaccio o è meglio che chieda in farmacia?  (db)

Davide Fabbri

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