La notizia capovolta (fascisti a Como)

di Mao Valpiana (grazie, come sempre, a Mauro Biani)

La notizia è che il metodo della nonviolenza vince sulla provocazione razzista.
L’atteggiamento composto, non collaborante, spiazzante, fermo, persuaso, degli attivisti di “Como senza frontiere”, ha neutralizzato il tentativo provocatorio, razzista, violento, fascista di un gruppo di teste rasate (e vuote) che cercavano la rissa. Questa è la vera notizia, positiva, che racconta una novità.
Purtroppo la vulgata mediatica ha voluto raccontare solo il rovescio della medaglia, la parte negativa. Il blitz dei soliti facinorosi, xenofobi, sgrammaticati bulli che hanno fatto irruzione in un luogo privato per interrompere una riunione. Ma il racconto era un altro: i protagonisti della notizia erano i nonviolenti, mentre i fascisti erano solo comparse di seconda fila di un brutto copione recitato male. Evidentemente loro cercavano lo scontro. Si aspettavano una reazione violenta, avevano voglia di menare, di usare le mani. Ma sono rimasti spiazzati, non hanno saputo affrontare il terreno della nonviolenza e se ne sono andati con le pive nel sacco. Il loro machismo è stato ridicolizzato. Ecco, fossi un cronista di un qualche telegiornale la notizia l’avrei raccontata così, e sarei andato ad intervistare i nonviolenti, non il capo del partito xenofobo. Ma sono solo il presidente del Movimento Nonviolento e scrivo qui per chi mi legge.

Mao Valpiana
presidente Movimento Nonviolento

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Redazione
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5 commenti

  • Gian Marco Martignoni

    Dobbiamo ringraziare i compagni e le compagne di “Como senza frontiere”, non solo per l’infaticabile e disinteressata opera di accoglienza e solidarietà militante in un territorio che confina attraverso il valico di Chiasso (e non solo ) con l’arcigna Svizzera, ma anche per il lucido e più che condivisibile intervento svolto questa mattina alla manifestazione “E QUESTO UN FIORE. Contro ogni fascismo e ogni intolleranza “.Dimostrando, a fronte della ampia trasversalità della partecipazione sul lungolago di Como, come si possa essere egemoni e non subalterni politicamente, quando si denunciano i misfatti perpetrati dalla fortezza Europa e dall’ineffabile ministro Minniti nei confronti dei migranti.

  • Raffaele mantegazza

    Mao Valpiana non è “solo” il presidente del Movimento Nonviolento ma una figura di riferimento di tutta la nonviolenza italiana che ho avuto l’onore di conoscere tanti anni fa (lui neanche si ricorderà, era un piccolo seminario nel comasco) e che dimostra, come tanti altri attivisti ed attiviste, che la coerenza è possibile.

  • Andrea Mingozzi

    A Forlì come a Como, per reagire al neofascismo
    http://www.forli24ore.it/news/forli/0049527-scontri-piazzetta-della-misura-sindacati-convocano-un-corteo.
    A Forlì eravamo tanti ieri sera. Questa è la prima bella notizia. La seconda bella notizia è che erano presenti numerosissimi giovani, non quelli di 35/40 anni, ma quelli veri di 20 anni. Un loro portavoce, parlando dal palco, ha detto una delle cose che più dovrebbe farci riflettere. I fascisti occupano spazi sociali, periferie e danno risposte (ovviamente sbagliatissime) che una volta era in grado di dare la sinistra. Bisogna riappropriarsi di quelli spazi e di quella funzione, altrimenti il loro consenso aumenta. Certo, se fossimo in un paese normale – come ha detto Gino Giove Segretario Generale Regionale della Cgil – queste manifestazioni di reazione ai neofascismi non dovrebbero esserci, perchè non dovrebbero esserci i rigurgiti neofascisti. Tuttavia ieri sera ho avuto l’impressione che gli anticorpi per combattere questo pericoloso ritorno di fiamma, ci sono tutti.

  • Daniele Barbieri

    Chi sono i fascisti oggi? Il dubbio mi viene leggendo su REDATTORE SOCIALE questo: «”A Natale vietato dare latte caldo ai senza dimora”… Da 7 anni ogni mattina il “Gruppo della colazione” offre bevande calde alle persone che vivono sotto i portici dell’ex Chiesa di San Francesco a Como. Ma da ieri non possono più farlo. Lo vieta un’ordinanza del sindaco di destra Mario Landriscina, per la “tutela della vivibilità e del decoro del centro urbano”…».
    E’ QUI: http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/560206/A-Natale-vietato-dare-latte-caldo-ai-senza-dimora-la-rabbia-dei-volontari
    Un sindaco di destra dunque ma anche molti sindaci pieddini sono sulla stessa onda. Cosa dedurne?

    http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/560206/A-Natale-vietato-dare-latte-caldo-ai-senza-dimora-la-rabbia-dei-volontari

  • Daniele Barbieri

    un comunicato di AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA: «A COMO, CON LA SCUSA DEL DECORO, SI COLPISCE LA SOLIDARIETÀ»
    Dopo aver letto l’ordinanza del sindaco di Como, che vieta i cosiddetti bivacchi nel centro della città per tutto il periodo delle festività, Amnesty International Italia ha espresso preoccupazione per quella che, secondo il presidente dell’associazione Antonio Marchesi “pare l’ennesima, arbitraria disposizione di un ente locale italiano che, in questo caso con la scusa del decoro, intende rendere più difficile la vita di persone in grande condizione di vulnerabilità e ostacolare la solidarietà nei loro confronti”.
    “Monitoriamo da tempo la situazione di Como e, pur comprendendone la complessità, non possiamo che chiedere che sia garantito il pieno rispetto della dignità e dei diritti di tutti, compresi coloro che da quella città cercano di partire e di coloro che in quella città vengono rinviati dalla frontiera svizzera. Nell’uno e nell’altro caso, molti sono i minori non accompagnati, dunque bisognosi di speciale tutela”, ha commentato Marchesi.
    “Da Pordenone a Gorizia, da Ventimiglia a Como, vediamo moltiplicarsi gesti di solidarietà e di accoglienza da parte di cittadini e associazioni. Ma vediamo anche, purtroppo, l’adozione di provvedimenti crudeli e inumani”.
    FINE DEL COMUNICATO – Roma, 20 dicembre 2017
    Amnesty International Italia – Ufficio Stampa
    Tel. 06 4490224 – cell. 348 6974361, e-mail: press@amnesty.it

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