La repressione avanza a Ventimiglia

Manifestazioni sotto il municipio di Ventimiglia oggi alle 17 e giovedì a Genova

del Presidio Permanente No Borders Ventimiglia (*)

 

MauroBiani-memoria

La situazione dei rifugiati sta precipitando velocemente in particolare in Liguria.
Dopo la visita di Alfano a Ventimiglia, sabato scorso, il dispositivo repressivo si è intensificato. Sono più frequenti da lunedì i rastrellamenti violenti, continuano gli episodi di tortura per obbligare i profughi a farsi identificare.

Abbiamo le testimonianze di manganellate, pinzate nei genitali e scariche elettriche. Negli ultimi giorni un ragazzo ha tentato il suicidio dopo le vessazioni ricevute. Un altro, per impedire il finger printing, ha bevuto la bottiglia dell’inchiostro riuscendo poi a scappare dall’ospedale dove era stato ricoverato per la lavanda gastrica. Da quel momento anche l’ospedale è piantonato.
La frontiera, dopo essersi estesa fino alla caccia all’uomo in tutta la Costa Azzurra, si sta mostrando nella sua estrema brutalità in Italia. Lo Stato ha bisogno di dimostrare alla Francia e all’Austria di essere in grado di gestire i migranti che attraversano l’Italia per andare a nord, garantendo che nessuno possa avvicinarsi ai confini con l’intenzione di oltrepassarli illegalmente, giustificando chiusure e controlli doganali.
Come scrive “Repubblica” di Genova:
Ventimiglia, migranti respinti in blocco e sgomberati, via in aereo da Genova
In 50 presi al valico di Ventimiglia sono stati imbarcati su un volo delle Poste per altre destinazioni. Operazione congiunta Italia-Francia al confine: è il “piano Alfano”(http://genova.repubblica.it/cronaca/2016/05/12/news/ventimiglia_migranti_respinti_in_blocco_e_sgomberati_via_in_aereo_da_genova-139647905/)
Gli accordi con la Turchia e la guerra in Libia sono gli antefatti delle deportazioni che l’Ue sta preparando. Il modello è quello del Migration Compact ideato del governo Renzi: moltiplicare le frontiere, non farli arrivare.
Come le prigioni libiche e i campi di concentramento centrafricani sono fondamentali per la tenuta del sistema Hotspots, i rastrellamenti sui treni in tutta la Liguria sono indispensabili alla tenuta del sistema frontiera.
A Ventimiglia è in atto una vera e propria caccia all’uomo.
Uomini, donne e bambini senza i “documenti giusti”, che già dormivano per strada in condizioni disumane, vengono ora ufficialmente banditi dalla città. Sono loro la preda della caccia, i “criminali”.
Nell’ultima settimana hanno fatto sparire migranti a gruppetti e nessuno riusciva ad averne notizia. Ieri mattina molto presto hanno caricato pullman alla frontiera alta, alcuni militanti noborders che monitoravano la situazione sono stati fermati e in seguito rilasciati. Appena avuta la conferma dello spostamento verso Genova alcuni di noi si sono mossi verso l’aeroporto, dove sapevamo sarebbe avvenuta la deportazione. I pochi riusciti ad arrivare sono stati identificati, qualcuno tenuto giusto il tempo per non vedere l’arrivo e la salita dei ragazzi sull’aereo. Il giornalista, identificato anche lui, è riuscito però a filmare quel momento, e riprendere perfettamente l’aereo di Poste Italiane sui cui salgono, scortatissimi.
Come abbiamo già denunciato precedentemente, Poste Italiane ha questa compagnia aerea, Mistral Air che, oltre a spedire pacchi, collabora attivamente con il ministero degli Interni, impegnandosi nella deportazione di persone.
E’ stato difficile aggiornarsi e muoversi tempestivamente, purtroppo ci aspettiamo che verranno fatte altre mosse come questa nei prossimi giorni e cercheremo di far viaggiare velocemente le notizie e chiediamo diffusione d’informazione e solidarietà soprattutto fra chi può sul momento muoversi.
Stare in silenzio di fronte a questi rastrellamenti, alle identificazioni massicce, alla distribuzione di fogli di espulsione e alle deportazioni è accettare un regime razzista. Criminalizzare queste persone, lasciare che su di loro si usi la forza è inaccettabile e disumano.

E’ la tanatopolitica liberista o “postmoderna” che l’Europa ha deciso di praticare dando anche al dittatore Erdogan 6 miliardi che intende usare per costruire new towns (perché è anche “dominus” dell’immobiliare della Turchia). E il 23-24 maggio l’Onu organizza a Istanbul il summit mondiale dell’Umanitario dando a questo dittatore la tribuna per vantarsi di accogliere più di tutti … si sa che sta rapinando i siriani ricchi, fa traffici con l’Isis e legittima la schiavizzazione dei profughi poveri.
Diffondete notizie su tutto questo in ogni luogo: dove si vive, al lavoro, in ogni modo, con ogni forma venga in mente.
Importante rispondere in tanti alla chiamata al presidio sotto il municipio di Ventimiglia domenica 15 maggio h 17.
A Genova invece invitiamo all’appuntamento pubblico per giovedì 19 alle 16.30 davanti alle Poste centrali.
Basta tortura, Basta deportazioni
Presidio Permanente No Borders Ventimiglia

https://noborders20miglia.noblogs.org

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