La zattera della vergogna

… 2119 morti nel 2016

una poesia di Lucia Triolo (*)

Lucia-immagXpoesia

Ho messo la mia vergogna

su una zattera sgangherata,

poi l’ho varata:

adesso è in mare

Solco con lei le onde

della paura e del dolore

incrociando barconi

carichi di morte

e di sudore.

La mia zattera oscilla

e si fa strada a stento

tra sagome veloci

a scomparire in fondo,

ad annaspare

con acqua e grida in gola

e poi affondare.

Furono uomini?

Per chi?

Uomini si è sempre per qualcuno

ma essi non trovarono nessuno

Solo la mia vergogna non affonda,

là su quella zattera vagante,

mangia disperazione a fette

beve coscienza mendace

e non può darsi pace

(*) Ho ricevuto poco fa la poesia da Lucia Triolo con questo msg: «L’ho scritta in un impeto di rabbia folle il 1/6/2016». Ho messo il post subito… passando avanti ad altri versi e/o post, come succede quando c’è una urgenza. Grazie a Lucia e, per inciso, benvenuta in “bottega”. (db)

 

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