L’amarissima sorte del dottor Khair
Nabeel Khair, militante palestinese da 40 anni in Sardegna, è il primo medico morto di Covid-19 nell’isola.
Nabeel Khair, palestinese arrivato a Cagliari 40 anni fa per diventare medico, da medico è poi morto, l’8 aprile scorso, di Covid-19.
Morto curando pazienti sardi, prevalentemente anziani, in una manciata di piccoli paesi simbolo dello spopolamento delle zone interne della Sardegna.
Morto il giorno in cui il Governo M5S-PD decreta di chiudere i porti (perché non sicuri…) con una decisione confusa, di fatto destinata ai migranti che scappano dalla Libia ancora in guerra. Libia dove, sempre l’8 aprile, le truppe di Haftar bombardano l’ospedale al-Khadra. Ospedale che cura i malati di Covid-19 nell’area di Bab-Hadba,Tripoli.
Nabeel, palestinese cristiano nato in una Betlemme occupata, militante e dirigente di Al Fatah in Italia ed Europa, muore due giorni prima di un Venerdì Santo senza i rituali riti della settimana santa per cristiani.
Nasce in Palestina e muore a Cagliari, 5 anni dopo la figlia Jasmine, nata a Cagliari e morta per un banale incidente in Giordania, dove stava facendo il suo dottorato post laurea in Scienze Politiche.
Se ne va, Nabeel, nei giorni in cui ci dicono di starcene a casa. Se ne va, lui che come milioni di altri palestinesi aveva vissuto il “ritorno a casa”, la “Marcia del Ritorno”, come uno dei momenti più significativi e partecipati negli ultimi anni della resistenza palestinese all’occupazione israeliana dei territori.
Sono solo coincidenze, suggerite dall’emozione dell’evento; accostamenti amari che sembrano avallare l’idea della fatalità.
Ma se ne va, Nabeel, mentre l’esercito israeliano continua i suoi raid e gli arresti nei territori occupati, nonostante la pandemia e le preoccupazioni per la sovraffollata Gaza. E questa non è coincidenza o amara contraddizione, della Storia, bensì conferma dello stato permanente di irrazionalità delle politiche di dominio, dell’impotenza e ipocrisia degli organismi internazionali di controllo. Impotenti di fronte alle epidemie come di fronte ai virus di guerra, profitto, colonialismo. Impotenti e complici di fronte alla folle corsa suicida di questo disgraziato pianeta.
Anche per questo ci pare doveroso ricordare il medico e militante Nabeel Khair.
http://nena-news.it/nabeel-khair-il-medico-palestinese-che-ha-dato-la-vita-per-litalia/
https://ilmanifesto.it/il-bel-sorriso-triste-di-nabil/
http://www.rifondazione.it/primapagina/?p=42063
https://www.medicinademocratica.org/wp/?p=9691
http://www.ilporticocagliari.it/il-coronavirus-spegne-il-sorriso/
https://www.ortobene.net/omaggio-al-medico-ammalato-della-sua-palestina/
https://www.sardegnalive.net/news/in-sardegna/45970/l-ultimo-saluto-a-nabeel-khair-le-preghiere-musulmane-al-medico-eroe-vittima-del-coronavirus
Nabil c’è sempre stato, e sempre ci sarà. Peccato non poter più vedere il suo sorriso.
Una brava persona.. un vero e sincero combattente per i diritti del suo popolo all’auto determinazione e la libertà di tutta l’umanità; è morto facendo il suo dovere come medico.. curando i suoi concittadini sardi..
sarà difficile dimenticarti.. un’esempio di vera umanità
con la morte di dr. Nabil in sardegna si sono mischiati il sangue e la lotta e le anime dei Sardi con quelle Palestinesi .. ciao amico, fratello, compagno … ciao Nabil
https://www.avvenire.it/attualita/pagine/medici-morti-in-italia-i-nomi-per-provincia