L’angelo sul tetto – Russell Banks

rb

traduzione di Norman Gobetti

(letto da Francesco Masala)

un libro che racconta i perdenti, e dentro trovi (almeno io l’ho trovato) l’eco di James Joyce (Il moro), di Mark Twain (Il pescatore), di Raymond Carver (Regina per un giorno), fra gli altri.

i racconti minori sono davvero belli, gli altri perfetti.

già le prime pagine, dal titolo A mo’ di introduzione, sono un capolavoro di leggerezza e profondità, senza imbrogli.

tutte le parole sono quelle giuste, non ti viene voglia di saltarne qualcuna per arrivare alla fine, le attraversi tutte, una a una.

e spesso devi rallentare o fermarti e riprendere, per assorbire tutto quello che Russell Banks (ti) scrive.
vuoiti bene, leggi questo libro di Russell Banks (e tutti gli altri, naturalmente).

http://stanlec.blogspot.it/2016/08/langelo-sul-tetto-russell-banks.html

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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