Le orme del tasso

Un weekend (3-4 agosto) con il poeta cheyenne Lance Henson al rifugio Campocecina sulle Apuane.

PROGRAMMA

Sabato

ore 16: “Gli Indiani con la penna”, conversazione con Lance Henson, Naila Clerici ed eventuali collaboratori della rivista Tepee sulla produzione letteraria del passato e contemporanea degli indiani nordamericani.

ore 19.30: Cena con menù tipico nativo americano (riso selvaggio, stufato alle pietre roventi, pane fritto, dolce ai frutti di bosco, love tea e bevande nostrane incluso caffé) (€ 25).

ore 21: “Poesie e storie attorno al fuoco”. Lance leggerà sue poesie e racconterà storie della tradizione nativa; i presenti possono collaborare leggendo le traduzioni delle sue poesie o poesie di altri nativi americani o poesie da loro composte dedicate agli indiani e riflettendo sulle difficoltà della traduzione poetica.

Domenica

ore 9: passeggiata facile nei dintorni (2 ore e mezza circa) e conversazione libera con Lance e con Silvano Zaccone sulle tracce degli antichi liguri e delle loro tradizioni.

Dal rifugio si prende il sentiero in discesa in direzione del Cardeto dove si possono vedere i resti di una antica miniera. Da qui si sale alla Foce Pozzi con gli imponenti inghiottitoi carsici e la vista sulla catena delle Apuane. Percorrendo il bosco di faggi si fa ritorno al rifugio passando sotto il monte Ballerino.

ore 13 Pranzo con menù tipico locale (lardo di colonnata, focacce degli antichi liguri, testaroli al pesto, insalata di farro, torte salate di farro, formaggi della Garfagnana, torta dolce di riso di Carrara, bevande e caffé) (€ 20)

ore 15: “Cosa succede in Territorio Indiano?”, conversazione con Lance su tematiche d’attualità.

Disponibili copie dei libri di Lance, la rivista Tepee e altre pubblicazioni sugli indiani d’America.

Chi è l’ospite? Lance Henson ha al suo attivo parecchi libri di poesie, molti tradotti in italiano da vari editori («La perlina mancante») ed anche dalla nostra associazione SOCONAS INCOMINDIOS. Lance David Henson è Cheyenne, Oglala e Francese (da parte del padre Cajun). È stato allevato a Calumet, Oklahoma, dai suoi prozii, Bertha e Bob Cook, il quale era il custode del Primo Capitolo della Native American Church dell’Oklahoma. Henson è headman nella confraternita dei Dog Soldiers  Cheyenne, della Native American Church (la Chiesa del Peyote) e appartiene all’American Indian Movement (AIM). In diverse occasioni ha partecipato alla Danza del Sole Cheyenne sia in veste di danzatore sia di assistente. Laureato presso la University of Science and Arts dell’Oklahoma, ha conseguito un Master in scrittura creativa all’Università di Tulsa. Tiene laboratori di poesia in diverse università americane ed europee come visiting professor, è cofondatore, insieme al poeta e professore shawnee Barney Bush, della Università indigena “Red Winds College” in Arizona. Ha pubblicato 32 raccolte di poesia, metà delle quali negli Stati Uniti e il resto all’estero. Le sue poesie sono state tradotte in 23 lingue e le sue opere insegnate in 9 paesi. E’ il poeta nativo americano vivente più pubblicato e tradotto. È coautore di due pièce teatrali, una delle quali, «Winter Man», sul massacro di Sand Creek, è stata rappresentata con successo dalla compagnia La MaMa Experimental Theatre Company a Brooklyn. L’altra pièce teatrale, «Coyote Road», è stata messa in scena a Versaille, Francia e in Papua, Nuova Guinea. E’ stato rappresentante ufficiale della nazione Southern Cheyenne al Working Group of Indigenous Peoples dell’ONU a Ginevra. Per protesta contro le attività di persecuzione dei popoli indigeni, ha deciso di non pubblicare più le sue opere negli Stati Uniti. Nel 1990 è stato insignito dai Partigiani italiani di una medaglia per sua dedizione alla causa della liberazione dei popoli. Nel 2004 ha ricevuto da parte dell’University of Oklahoma The Hall of Fame Award, un riconoscimento per più di quarant’anni di impegno di vita come poeta e attivista nel campo dei diritti umani. Direttore artistico nel 2000 del tour poetico Words from the Edge, in Europa, che ha coinvolto alcuni poeti indigeni provenienti dalle aree più conflittuali del pianeta, a rischio di estinzione: Apirana Taylor, Maori della New Zealand, Memchoubi, della Meitei Nation dell’India e Lance come rappresentante dei Southern Cheyenne. La seconda edizione di Words From the Edge  si è tenuta nel maggio 2006 e ha visto la partecipazione di altre due poetesse native, Laura Tohi, Navajo e Kateri Akawenzi Damm, Anishnaabe, facendo tappa in varie città e Università italiane. Tra i libri di Lance Henson citiamo: «I testi del lupo, The wolf texts», Edizioni Nottetempo, Italy, 2009, traslation by Mariella Lorusso. «Un canto dal vento che si leva, A cheyenne sketchbook: Poesie scelte 1970 – 1991», Edizioni La Collina, Italy, 2009, translation by Giuseppe Maria Gurrieri. «The missing bead, La perlina mancante, poems written by a dog soldier in exile, poesie di un dog soldier scritte in esilio», Arcipelago Edizioni, Milan, Italy, 2009, translation by Mariella Lorusso. «Sand Creek», Biblioteca dell’Immagine, Pordenone, Italy, 2005. Paria, Paris Méditerranée, Paris, France, 2004. Traduzioni in «Un giorno di vento (A windy day)», La Rosa, Torino, 2001, translation by Mariella Lorusso. Canto di rivoluzione, Selene Edizione, Milan, Italy, 1999. [In English and Italian] «Un moto di improvvisa solitudine», Selene Edizione, Milan, Italy, 1998. [In English and Italian] «Tra il Buio e la Luce / Between the Dark and the Light», Selene Edizioni, 1993. «Le Orme de Tasso / The Badger Tracks», Soconos Incommindios, 1989. «Un altro canto per l’america (bilingual edition)» with introduction and translation by Franco Meli, 1985. Tepee, n.7, Speciale Lance Henson, Soconos Incommindios, 1987.

Chi è l’associazione che collabora all’organizzazione? SOCONAS INCOMINDIOS, onlus, è un’associazione culturale, senza scopo di lucro, che riunisce coloro che hanno interesse alle culture dei nativi del continente americano e alle loro varie situazioni, sociali, culturali e politiche; tra le sue finalità c’è quella di promuovere in Italia la conoscenza delle culture, della storia e delle problematiche attuali dei Nativi Americani. SOCONAS INCOMINDIOS dà la voce ai nativi anche attraverso la sua rivista TEPEE ed altre pubblicazioni tematiche. L’obiettivo è fornire un’informazione originale che permetta di poter valutare e capire le notizie che arrivano, spesso distorte, dai mezzi di informazione, evitando, allo stesso tempo, di idealizzare una realtà che non è la nostra. Si vedano i siti web <http://www.soconasincomindios.itwww.soconasincomindios.it/ > e <http://www.tepee.ideasolidale.orgwww.tepee.ideasolidale.org/ >.

Per il week end – costi a persona:

cena € 25

pranzo € 20

pernottamento in rifugio e prima colazione € 20

Pensione completa (comprendente tutto quanto sopra) € 55

Bambini fino ai quattro anni gratis, dai quattro agli undici 50%.

Spazio per tenda gratuito.

Chi si vuole fermare più a lungo è il benvenuto (si accordi col gestore): ne vale la pena!

Come si arriva al Rifugio di Campocecina?

In auto: uscire dall’autostrada a Sarzana, tenendo la strada sulla destra . Per un tratto si seguirà la bretella che aggira l’abitato e si proseguirà lungo la statale Aurelia in direzione di Carrara. Prendere la deviazione a sinistra per Caniparola e Fosdinovo (meritevoli di una visita il borgo e il castello). Aggirate le mura di Fosdinovo proseguire per alcune centinaia di metri dritti per svoltare poi a destra per Carrara , tralasciando la strada che scende in Lunigiana . Dopo alcuni chilometri che seguono una piccola dorsale che divide l’entroterra dal mare prendere a sinistra per Campocecina . La strada è in salita ma piacevole per il paesaggio che si gode attorno . Arrivati al grande belvedere dell’Uccelliera girare a sinistra arrivando in pochi minuti in un grande parcheggio dove è possibile lasciare il mezzo ( evitare di sostare in quello del vicino ristorante). A piedi si sale in dieci minuti di larga mulattiera al rifugio di Campocecina.

Con mezzi pubblici: in treno fino a Carrara-Avenza, in bus dalla stazione a Carrara Ospedale e da lì altro bus fino a Castelpoggio (orari: 10.30, 13, 14,30); dalla piazzetta di Castelpoggio si può salire a piedi al rifugio (circa 2 ore e mezza) o con opportuni contatti farsi venire a prendere .

Cosa si deve portare?

Se dormi al rifugio: sacco a pelo e/o sacco lenzuolo, asciugamano, scarpe da escursione o da ginnastica, abbigliamento estivo, berretto, maglia e giacca a vento (si spera solo per la sera attorno al fuoco).

Com’è l’alloggio?

Sarai sistemato in camere multiple (da 4 a 9 posti) con servizi e doccia con acqua calda al piano. Per le tende ci sono piazzole sotto gli alberi, c’è illuminazione e acqua corrente, i servizi sono a brevissima distanza nel rifugio. Non ci sono alberghi nelle vicinanza.

Come si prenota?

Telefonando al rifugio: 0585841972 e mandando, per conoscenza, le informazioni anche a naila.clerici@soconasincomindios.it

Nome e cognome:

Cellulare:

Email:

Sei socio: SOCONAS INCOMINDIOS       CUG     CAI

Se non sei socio hai un’assicurazione? Se non la possiedi e vuoi partecipare alle escursioni a piedi provvediamo senza costi aggiuntivi. Necessitano: nome e cognome, indirizzo, data di nascita.

Quando arrivi e quando parti?

Hai prenotato, col gestore del rifugio,

-la cena del sabato

-il pernottamento: in rifugio , in tenda

-il pranzo della domenica

Hai bisogno di un passaggio o lo offri?

Hai proposte e poesie per contribuire alla conversazione attorno al fuoco del sabato sera?

UNA BREVE NOTA
Lance Henson è spesso su codesto blog con testi e interviste, perciò se volete leggerlo (o sapere di più) fate “cerca” e lo trovate. Chi desidera contattarlo – è spesso in italia – può chiedermi il suo indirizzo. (db)

 

 

 

Redazione
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