Libertà e (di)versi

Due poesie (e una petizione urgente) per Mohamed al -Ajami (*)

di Lance Henson e Sandro Sardella

For the evolutionaries

old in their voices

carrying a terrible chrystal they have never known

among the scattered bones of a dream

they reach for the worlds nameless representations of itself

mohammed….in a cell in qatar

in this world of blood and sand what journeying led you here

the necessary life of a poet your calling

upon a field where all things written in human words

are the sum of one tale

we salute you…

in remembrance of mens shadows from so many

years before

fanon

geronimo

their shapes encaptured in wintered and frightening dawns

witness the awakening of turtle island

in the arriving hem

of dawn….

12, 20, 2012 – Bologna

lance henson, cheyenne nation

Cartolina postale per Mohamed Al-Ajami

di Sandro Sardella

Allora indicando il cielo

si spinge sino ad intingere l’alluce

per fracassarne la quiete.

(Sebastiano Adernò)

Il y a encore la poèsie .. ..

la parola breve

la parola che s’accorcia

per sprofondare tagliente

ancora disturba

addirittura fa paura

la parola nuda scarna

sfrigola come sabbia

nei grandi roboanti

meccanismi del potere

la parola che parte dalla pancia

dai piedi dalle mani

irrorata d’intelletto

infastidisce

poiché urla invoca

il cambiamento

una parola innervata

di sdegno

di sete di giustizia

di sogno di un mondo altro

favorisce

l’unione delle genti

la parola di un poeta

come libera materna acqua sorgiva

è strumento di dissenso

che, ripeto, ancora

ancora fa paura

ai travestimenti affaristici

della tigre di carta imperialista

W Mohamed Al-Ajami

la sua libertà è la mia la tua

la nostra la vostra la loro

è l’utopia vitale di chi

non si arrende

alla barbarie

dilagante e devastante

(*) in rete circola, fra l’altro, questa petizione (di Pina) che sottoscrivo:

Cari amici e care amiche,
vi contatto pregandovi di firmare una petizione urgente per la scarcerazione del poeta Mohamed Al-Ajami del Qatar, condannato all’ergastolo circa un mese fa per avere recitato una poesia inneggiante alle Primavere Arabe. Diffondete se potete, l’appello contro Al-Ajami sarà il 30 dicembre. La petizione sarà trasmessa a 5 ambasciate del Qatar, contribuendo così alla pressione internazionale per il suo rilascio.

http://act.rootsaction.org/o/6503/t/0/blastContent.jsp?email_blast_KEY=136398
oppure
http://act.rootsaction.org/p/dia/action/public/?action_KEY=7041

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

5 commenti

  • Grazie Daniele per avermi sensibilizzato questa mattina. Aderisco ora alla petizione

    • Vedo adesso che in rete sta circolando anche questo appello, rilanciato da Annamaria Rivera:
      LIFE IN PRISON FOR A POEM- Please sign this petition! Urgent!

      Nel rinnovarvi gli auguri di buone feste e soprattutto di buon anno,
      vi invito caldamente a firmare questa petizione, lanciata da cento
      poeti:

      http://act.rootsaction.org/o/6503/t/0/blastContent.jsp?email_blast_KEY=136398
      [1]

      E’ per la liberazione del poeta qatariano Mohamed al-Ajami,che
      dopo essere stato imprigionato in isolamento per un anno, è stato
      condannato all’ergastolo il mese scorso
      per aver recitato una poesia inneggiante alla rivoluzione tunisina.
      L’udienza d’appello sarà il 30 dicembre. Data l’urgenza, vi prego
      di sottoscrivere subito e diffondere la petizione il più ampiamente
      possibile.
      Grazie, un caro saluto,
      Annamaria R.

      Links:
      ——
      [1]
      http://act.rootsaction.org/o/6503/t/0/blastContent.jsp?email_blast_KEY=136398

  • ….notizie sull’udienza del 30?

  • leggo oggi (7 marzo) in rete questo appello di Amnesty:

    Qatar: il poeta al-Ajami condannato a 15 anni di carcere!
    Muhammad al-Ajami è in carcere, in Qatar, per aver criticato le autorità con una poesia. Il suo processo è stato irregolare e l’uomo non ha potuto incontrare la famiglia per mesi. Chiedi che sia rilasciato!

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