Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet – Jean-Pierre Jeunet

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arriva con un anno di ritardo, tratto dal libro Le Mappe Dei Miei Sogni, di Reif Larsen.
il film di Jeunet segue un ragazzino di 10 anni, T.S., e tutto quello che gli succede, compresa la morte per incidente del fratello gemello.
l’ambientazione non è né francese, come in Amelie, né del tutto fantastica come in La città perduta, ma pur sempre fiabesca.

qui siamo in un ranch in Montana (anche se quasi tutto il film è girato in Canada, e T.S. fa un viaggio avventuroso direzione Washington.

niente esagerazioni e neanche retorica, tutto è molto trattenuto, misurato e davvero efficace.
si prendono in giro il mondo della scuola, un maestro in particolare, l’arrivismo del mondo vicino alla scienza, il sensazionalismo della televisione, ce n’è per tanti, insomma.
alla fine la famiglia di T.S., gente davvero strana, o forse normalissima, vince.
non sarà perfetto, ma sarebbe un peccato perderlo.
redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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