Loiano: tette, fuochi artificiali e amianto

di Vito Totire (*)

Sprecare risorse per inquinare: continua la perversione sadomasochistica a livello locale mentre a livello mondiale Trump “riabilita” l’amianto

La cosiddetta notte di san Lorenzo ci sono le bellissime “stelle cadenti” ma purtroppo agosto è (come dicembre) anche tempo di “mortaretti”. Belle, gratis e innocue le luci naturali oltre il cielo; costosi, inquinanti e pericolosi (nella fabbricazione) i “botti”.

I fuochi artificiali non sono certo fenomeno locale: in tutta Italia si continua a spendere e si spreca per inquinare, spaventando gli animali e…forse divertendo qualcuno per pochi minuti. Un retaggio dei secoli passati, ai tempi in cui i governi si ispiravano alla strategia delle 3 F (feste , farina e forca) i fuochi artificiali colpiscono ancora; feste laiche, religiose, di partito, sagre locali, persino l’anno scorso,alle manifestazioni dell’Istituto Ramazzini di Ozzano!

E’ ora di finirla, ma intanto vorremmo sapere:

  1. quanto si spende per queste penose manifestazioni a livello locale e a livello nazionale ?
  2. dove vengono prodotte le merci e che controlli vi sono sulle condizioni di sicurezza per gli operai dalla produzione, allo stoccaggio, al trasporto, all’uso ?
  3. la Chiesa cattolica, anche nell’era di papa Francesco, condivide la pataccata”? … e infatti qualche nostro interlocutore sul tema pare in affanno…
  4. gli organizzatori sono consapevoli di cosa spargono nell’ambiente?
  5. dato che il Comune ha assicurato il suo patrocinio come potrà poi a dicembre vietare “i botti” per ragioni di sicurezza? Infatti probabilmente non lo farà come nel 2017, quando i resti dei mortaretti sono rimasti nel campo sportivo di Quinzano per mesi. D’altra parte un Comune che sponsorizzasse i fuochi ad agosto e li vietasse a dicembre non cadrebbe in una forma di comunicazione schizofrenogena?
  6. proprio a Loiano ci sono grandi esperti di comunicazione come quelli che scelgono l’immagine del manifesto per la fiera della bat’dura; l’anno scorso hanno detto di aver scelto l’immagine dell’abbondanza; ci saremmo aspettati quest’anno l’immagine dei glutei di un lottatore di sumo; invece no, stessa immagine “procace” dell’anno scorso…Sono anche a corto di idee?

Diciamo ai patrocinatori (Comune, Pro Loco, una banca ) e ai cittadini: siamo ancora in tempo per evitare che la “festa grossa “ si concluda inquinando. A meno che il frastuono non serva a far dimenticare l’assordante silenzio sul problema della bonifica dell’amianto in via del Boschetto

Se Trump e l’EPA (agenzia di protezione degli Usa) hanno riabilitato l’amianto – è accaduto ieri, dopo 30 anni – forse Loiano può essere da meno?

Bologna, 10.8.2018.

(*) Vito Totire è portavoce del circolo “Chico” Mendes

 

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