L’ora legale – di Mark Adin

Arieccolo.  Nonostante tutto ciò che ha appena detto, fino all’altro giorno, un’ennesima piroetta e siamo daccapo. Toccato nel vivo, il caimano tenta di vibrare il colpo di coda. Non importa ciò che può succedere, non importa il bene comune, l’unica cosa che deve prevalere è il suo privatissimo interesse.  Se colpito frontalmente può reagire come nel profetico epilogo del film di Moretti. Una soluzione già vista, direi archetipica: “Mori Sansuni cu tutti li cumpagnuni”.

E’ terreo, teso, invecchiato, con il cerone “a spessore”, trucco e parrucco da imbalsamatori, ringhioso, sentori di formaldeide, minaccioso. Spacca tutto. E’ l’ultimo atto tragi-comico  di un uomo che conosce solo la strategia del rilancio, un uomo che ormai  è al termine della sua parabola. Un uomo, forse, ancora pericoloso, da sempre capace di tutto.

La roba, gli voglion toccare la roba. Un  figlio di quella cultura che non conosce il tema del bene comune, ma solo la salvaguardia del proprio. Un perseguitato della giustizia e martire, secondo i sostenitori. Un pregiudicato e un delinquente, secondo i detrattori.  Del resto anche i Kennedy andarono alla casa bianca con i soldi che il vecchio fece con il contrabbando e la mafia. Prendere i soldi dai clan e poi, una volta al potere, metterli in condizione di non nuocere.  Fu un’illusione: non funzionò e finì nel sangue.

Nella narcosi di una politica senza onore, senza idee, affamata solo di soldi pubblici, il reuccio cade sotto i colpi della giustizia che lo impallina per evasione fiscale, come fu per un celebre gangster italo-americano. Altri processi lo attendono, nonostante le leggi ad personam, nonostante i rinvii. Un sussulto di legalità di una giustizia imperfetta, ma a volte giusta. Una giustizia che vale l’applicazione della legge uguale per tutti, ovvero quanto ci si può aspettare in qualità di cittadini, uguali di fronte ad essa.

Il 30 di questo mese, domani, al tribunale di Vallo della Lucania, andrà a sentenza il processo per un fatto tra i più vergognosi. La vicenda è nota e intollerabile: il maestro elementare Francesco Mastrogiovanni, sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio, muore legato per giorni al letto di contenzione. Si sta celebrando il processo ai sanitari-aguzzini. Un video, disponibile sul web, girato dalle telecamere di sorveglianza dell’ospedale psichiatrico dove Francesco fu ricoverato e tenuto, incredibilmente, sempre legato al letto senza che gli fossero destinate cure adeguate, nella sua inesorabile crudezza, grida una richiesta di giustizia che nessuno potrà ignorare.

Aspetto che la giuria si pronunci, che si faccia tutta la giustizia possibile, che attraverso una sentenza si contribuisca al ripristino della legalità, una legalità a cui non credo ma di cui sento terribilmente il bisogno. Una giustizia per donne e uomini soli, abbandonati dalle loro comunità, isolati per diversità di idee o per debolezza sociale, una giustizia che sia di ristoro per coloro che più ne hanno necessità.

Alle donne e uomini soli, che testardi invocano giustizia, che non si stancano di esigerla, che la chiamano persino con l’ultima loro voce, vada il minuscolo contributo di vicinanza e solidarietà, vada tutto il rispetto e l’amore di cui sono ancora capace.

Mentre scrivo, c’è qualcosa che mi suona falso, non riesco a capire bene. E’ come se mi aspettassi risposte da chi non è in condizione di parlare, è come se fossi in attesa dell’arrivo di un equipaggio di extraterrestri. Forse perché bisogna distinguere tra giustizia e applicazione della legge. Forse perché le due cose non sempre coincidono.

Mark Adin

Redazione
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Un commento

  • Ecco che torna in lizza colui che mai avrei voluto rivedere nei luoghi dove si decide il mio (nostro) destino. Come nel peggiore degli incubi, eppure a cena sono stato leggero … Al tempo delle sue dimissioni sono stato tra quelli che dicevano che sarebbe ritornato. Ma scherzavo!! lo dicevo per scaramanzia, e invece mi ha preso in parola, ed eccolo qua …
    Ma che povero paese è questo, dove esistono persone che danno il loro consenso a gente così? Oggi pare che siano circa 117 i parlamentari inquisiti o condannati. Chi li ha votati? Chi ha votato le liste che li proponevano? Hanno votato per ignoranza o per convenienza? Non riesco a trovare risposta, solo vergogna.
    Grande Mark! Grazie anche per aver scritto dell’incredibile sconvolgente fatto del maestro Mastrogiovanni. Un altro motivo di vergogna per il nostro paese.

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