Madres: la nuova Antigone collettiva

Argentina e non solo

di Monica Macchi (*)

«Le Madri sono la nuova Antigone collettiva che l’arroganza del potere fa emergere dall’indifferenza del coro, impegnate per tutti i giovani desaparecidos in una lotta politica, portata avanti non per il proprio caso individuale, ma in nome di tutte le vittime per ottenere memoria, verità e giustizia».

Queste alcune delle parole della “Prolusione” di Enrico Calamai (vice-console italiano nella Buenos Aires degli anni Settanta che ha contribuito a salvare molti dissidenti politici) durante la cerimonia per il conferimento della laurea magistrale honoris causa in Relazioni Internazionali a tre madri, tre donne che hanno denunciato la storia e l’attualità del dramma dei Desaparecidos.

Vera Vigevani Jarach ed Estela Barnes de Carlotto, dalla storica Plaza de Mayo, e Yolanda Morán Isais rappresentano i movimenti nati in Argentina, ed ora anche in Messico, per i diritti delle vittime delle sparizioni forzate e dei loro familiari.

A Vera Vigevani Jarach, ebrea milanese scappata in Argentina per sfuggire alle persecuzioni razziali e il cui nonno è morto ad Auschwitz, Madre di Plaza de Mayo-Linea Fundadora, è stato assegnato il riconoscimento

Per avere dedicato la sua vita, segnata da due delle più grandi tragedie del Novecento, alla difesa dei diritti umani e alla richiesta di verità e giustizia.

Per avere, come partigiana della memoria, insegnato alle nuove generazioni l’importanza di non rimanere in silenzio e di non arrendersi all’indifferenza”.

A Estela Carlotto, voce delle Abuelas de Plaza de Mayo, che si è dedicata alla ricerca del nipote dopo che il corpo della figlia Laura è stato ritrovato con i segni di una gravidanza portata a termine

Per avere dedicato la sua vita alla difesa dei diritti umani, della democrazia e della libertà, attraverso la restituzione dell’identità ai nipoti sottratti durante la dittatura in Argentina. Per il suo impegno instancabile nella lotta contro l’impunità e nella richiesta di memoria, verità e giustizia in tutto il mondo”.

E a Yolanda Moran Isais, madre di Dan Jeremeel Fernández Morán, desaparecido il 19 dicembre del 2008 a Coahuila, coordinatrice del gruppo FUNDEM, Fuerzas unidas por nuestros desaparecidos en México, Region Centro e fondatrice di FUUNDEC, Fuerzas Unidas por Nuestros Desaparecidos en Coahuila che con grande coraggio denunciano le commistioni tra criminalità organizzata e organi statali

Per il suo straordinario coraggio per la tutela dei diritti umani, nella costante richiesta di nuovi strumenti giuridici affinché memoria, verità e giustizia siano garantite a tutti. Per il suo infaticabile impegno nel trasmettere ovunque nel mondo la sua testimonianza del dramma dei desaparecidos del presente”.

(*) ripreso da www.peridirittiumani.com

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