Marjane, la mela e la Storia

di Michael Mechanic

Intervista a Marjane Satrapi per «Mother Jones» del 13 agosto 2012: la traduzione è di Maria G. Di Rienzo. L’iraniana – in esilio – Marjane Satrapi è, fra l’altro, l’autrice del fumetto (e poi film) «Persepolis».

Michael Mechanic: Cosa ti passava per la mente durante le proteste post-elettorali in Iran?

Marjane Satrapi: La cosa estremamente interessante di questa rivoluzione, per me, era che c’erano tante donne quanti uomini, erano donne e uomini che si tenevano per mano. Questo mostra un grande cambiamento. Quando dici “rivoluzione” e per strada ci sono solo gli uomini, sai che qualcosa sta andando storto. Penso che uno dei fattori che rendono avanzata una società sia l’eguaglianza fra uomini e donne. Se metà società opprime l’altra metà non va bene. Non puoi avanzare verso la democrazia perché non usi metà delle tue forze intellettuali, scientifiche, artistiche eccetera. Per cui si è vista un’evoluzione in Iran. Il che mi dà speranza, perché niente cambia con le rivoluzioni violente, che versano solo sangue. L’evoluzione è qualcosa che porta cambiamento a lungo termine, perché la Storia è il “lungo termine”. Ma oggi, noi non parliamo più di storia. Il passato è due settimane fa, il futuro è fra due settimane.

MM: O fra due minuti

MS: Anche fra due minuti, sì. Voglio dire, non vedo un solo politico odierno che abbia una visione per i prossimi dieci anni, per i prossimi venti. E’ solo oggi. Oggi vogliamo vincere le elezioni, è solo oggi, oggi, oggi.

MM: Parlando di elezioni, negli ultimi sei mesi i candidati repubblicani alla presidenza hanno suggerito che gli Usa attacchino l’Iran. Ti preoccupa?

MS: No, perché hanno già fallito una guerra in Iraq e l’Afghanistan non è messo molto meglio; perciò, capisci, non ci sono più molti soldi per questo. Se non ci fosse questo scenario sarei assai preoccupata.

MM: Al potere iraniano non piacciono i tuoi lavori. Non hanno tentato di bandire «Persepolis»?

MS: Sì, ma lo trovavi al mercato nero. Sai, si trova tutto al mercato nero. Ascolta, io compro riviste di cruciverba iraniane, a Parigi, perché mi piace fare le parole crociate, ok? C’è questo schema di cruciverba con l’immagine di un attore e tu devi sapere tutto di lui per finire lo schema. Queste riviste sono ufficiali, perché in Iran tutto passa attraverso la censura. Al cinema, in Iran, non si vede un solo film di Brad Pitt, ma qua c’è la foto di Brad Pitt e tu devi fare le parole crociate sapendo il nome della sua prima moglie, della seconda e via dicendo. Cosa significa? Significa che ufficialmente sanno che tutti vedono i film di Brad Pitt.

MM: E’ come se ti invitassero ad essere sovversiva…

MS: In tutte le dittature c’è questa incomprensione di cosa sono gli esseri umani. Voglio dire, se credi alla Bibbia, c’è la storia di Adamo ed Eva e di Dio che dice loro: «Fate quello che vi pare. L’unica cosa che non potete fare è mangiare la mela». Perciò, loro che fanno come prima cosa? Mangiano la mela. Se conosci solo un poco la psicologia degli esseri umani, capisci che se dici che qualcosa non si può fare tutti vogliono farla.

MM: Avresti problemi se tornassi in Iran?

MS: So che posso entrare ma non sono sicura di poter uscire dopo. Il problema è questo. E’ la ragione per cui non ci vado. Manco da 12 anni, ormai.

MM: I personaggi dei tuoi libri a fumetti e dei tuoi film sembrano spesso dibattersi nelle strutture della società. E tu?

MS: Io non capisco perché molte società definiscono qualcosa un “problema” o si agitano per quel qualcosa. Ricordo che molti anni fa, durante il Super Bowl, il seno di Janet Jackson uscì dalla scollatura. E tutti a fare un gran casino. E io mi dicevo: Che problemi hanno con un capezzolo? E’ solo un capezzolo. E’ rotondo, è carino, non morde, è caldo, è soffice. Tutti abbiamo succhiato dai capezzoli di nostra madre, perciò tutti ne abbiamo visti. Qual è il problema? In quegli stessi giorni stavano bombardando l’Iraq, la gente moriva, ma l’opinione pubblica era più agitata per un seno. Perciò sì, anch’io ho la caratteristica di lottare con le strutture della società che hanno i miei personaggi. L’avrò per sempre!

NOTA “ESTIVA”

Le traduzioni di Maria G. Di Rienzo sono riprese – come i suoi articoli – dal bellissimo blog lunanuvola.wordpress.com/  – Il suo ultimo libro è “Voci dalla rete: come le donne stanno cambiando il mondo”: una mia recensione è qui Voci dalla rete alla data 2 luglio 2011.

Già che ci sono, ricordo che ad agosto la piccola redazione del blog si è un poco riposata (lasciando in evidenza una poesia di Manuel Scorza) ma, per spezzare il digiuno, c’è stata qualche interruzione come questa. Da sabato 1 settembre si torna al ritmo normale: ogni giorno (ore 00,01, alle 12 e verso le 19) tre post. (db)

 

 

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