Medianeras (Medianeras – Innamorarsi a Buenos Aires) – Gustavo Taretto

di Ismaele (*)

solitudine + urbanistica + amore, un film che parte bene e poi non cala, con un finale da “favola”.
Martin e Mariana sono due che capisci, con le loro fissazioni e le difficoltà della vita, sembrano amici che hai conosciuto o conosci, e ai quali non puoi non volere bene.
sono piccole formichine di un mondo che non li vuole più (che non “ci” vuole più, cantava Lucio Battisti), di quelli che se muoiono in casa è solo per la puzza che qualcuno li scopre.
solo loro sapevano di esistere e dopo nessuno lo saprà più.
a Buenos Aires come in troppi altri posti.
il film arriva al cinema solo dopo tre anni e solo in dieci sale in Italia, e però se uno lo trova non sarà deluso, c’è da ridere e da pensare, all’architettura e alle relazioni umane.

 http://markx7.blogspot.it/2014/10/medianeras-medianeras-innamorarsi.html

 

(*) Trovate questo appuntamento in blog ogni lunedì e giovedì sera: di solito il lunedì film “in sala” e il giovedì quelli da recuperare. Ismaele si presenta così: «“Tre film al giorno, tre libri alla settimana, dei dischi di grande musica faranno la mia felicità fino alla mia morte” (François Truffaut). Siccome andare al cinema deve essere piacere vado a vedere solo quei film che penso mi interessino (ognuno ha i suoi pregiudizi). Ne scriverò e mi potrete dire se siete d’accordo o no con quello che scrivo; ognuno vede solo una parte, mai tutto, nessuno è perfetto. Ci saranno anche film inediti, ma bellissimi, film dimenticati, corti. Non parlerò mai di cose che non mi interessano o non mi sono piaciute, promesso; la vita è breve non perdiamo tempo con le cose che non ci dicono niente» (db)

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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