M’HA FATTO IL PELO…

(Roba del Pabuda…)

stamane, dopo    
colazione,
mentre cercavo
d’intercettare
i primi raggi di sole
seduto al balcone,


e controllavo
senza darlo a vedere
sul tetto dirimpetto
di gazze la popolazione,
una pattuglia di apus apus
adolescenti, spericolati
e leggermente dispettosi –
nel corso d’un’evoluzione
acrobatica a tutta birra –
m’ha fatto letteralmente
il pelo.
ero senza occhiali,
ancora per il sonno imbambolato,
e colla coda
dell’occhio più distratto
m’è parso di scorgere
cinque o tre rondoni
piombarmi addosso
a velocità supersonica,
col rischio d’un rovinoso impatto:
lo devo ammettere: mi sono
un po’ spaventato.
poi, però, sano e salvo,
di me stesso ho preso a ridere.
rientrando in cucina,
per prendere un cordiale
tranquillizzante,
ho udito, alle mie spalle,
in cielo, quei ragazzacci
emettere il loro caratteristico
verso prolungato e stridente:
sghignazzavano a crepapelle.
io non mi sono offeso per niente:
lo scampato pericolo e la cagnara irridente
m’hanno messo di buon umore:
ora cercherò di conservare l’allegria
almeno per altre dodici ore.

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Pabuda
Pabuda è Paolo Buffoni Damiani quando scrive versi compulsivi o storie brevi, quando ritaglia colori e compone collage o quando legge le sue cose accompagnato dalla musica de Les Enfants du Voudou. Si è solo inventato un acronimo tanto per distinguersi dal suo sosia. Quello che “fa cose turpi”… per campare. Tutta la roba scritta o disegnata dal Pabuda tramite collage è, ovviamente, nel magazzino www.pabuda.net

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