Mohamed Ba: «Non sanno quel che fanno»

Il meglio del blog-bottega /174…. andando a ritroso nel tempo (*)

Senegalese ma da anni in Italia, Mohamed Ba è un attore, musicista, narratore e mediatore culturale. Fu accoltellato alle 19,45 del 31 maggio 2009 mentre aspettava il tram a Milano, in zona Certosa. “Ignoti” i motivi per cui un uomo con la testa rasata cercò di ucciderlo. Purtroppo ignoto l’aggressore. Per un’ora nessuno soccorse Mohamed Ba. Rimase in ospedale, fra la vita e la morte, per 14 giorni. Si salvò dalla morte non dal dolore per i silenzi e le indifferenze.

«Padre, non sanno quel che fanno. Non hanno saputo leggere le tavolette. Ci riproviamo noi.

  1. Non avrai altro io all’infuori di Tu.

  2. Non nominare la nazionalità degli altri invano.

  3. Ricordati di valorizzare le feste di tutte le culture presenti nella tua città.

  4. Onora la memoria dei tuoi nonni e raccontala ai tuoi nipoti.

  5. Non imporre il tuo punto di vista, accogli spontaneamente quello degli altri.

  6. Non testimoniare su popoli e culture di cui sai poco o per sentito dire.

  7. Non rubare la parola agli altri, prima di tutto ascoltali.

  8. Non desiderare solo la tua cultura, rischieresti la solitudine e la tristezza.

  9. Non desiderare solo la cultura degli altri, rischieresti la dispersione culturale.

  10. Non uccidere le differenze, sono la ricchezza dell’umanità.

Cogliete l’attimo. Accogliete».

UNA PICCOLA NOTA

Dal monologo teatrale «Invisibili» riprendo questo breve monologo di Mohamed Ba che è stato già riproposto da Lorenzo Guadagnucci all’inizio del suo «Parole sporche» ovvero «Clandestini, nomadi, vu cumprà: il razzismo nei media e dentro di noi» edito da Altreconomia. (db)

(*) Anche quest’anno la “bottega” recupera alcuni vecchi post che a rileggerli, anni dopo, sono sembrati interessanti. Il motivo? Un po’ perché 14mila articoli (avete letto bene: 14 mila) sono taaaaaaaaaaanti e si rischia di perdere la memoria dei più vecchi. E un po’ perché nel pieno dell’estate qualche collaborazione si liquefà: viva&viva il diritto alle vacanze che dovrebbe essere per tutte/i. Vecchi post dunque; recuperati con l’unico criterio di partire dalla coda ma valutando quali possono essere più attuali o spiazzanti. Il “meglio” è sempre soggettivo ma l’idea è soprattutto di ritrovare semi, ponti, pensieri perduti… in qualche caso accompagnati dalla bella scrittura, dall’inchiesta ben fatta, dalla riflessione intelligente: con le firme più varie, stili assai differenti e quel misto di serietà e ironia, di rabbia e speranza che – speriamo – caratterizza questa blottega, cioè blog-bottega. [db]

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *