No al raduno di Casa Pound a Grosseto

L’8 settembre, alle ore 16, dalla piazza della Stazione della città maremmana partirà il corteo contro la festa nazionale dell’organizzazione di estrema destra in programma dal 7 al 9 settembre.

a cura di Maremma antifascista

Iniziamo con una certezza. Grosseto è la nostra città e ci riprenderemo ogni spazio.

Grosseto è una cittadina di provincia apparentemente pacificata. In questo territorio ibrido tra città e campagna, il conflitto sociale, seppure drammatico ed evidente nelle condizioni di vita sempre più precarie e impoverite, stenta ad emergere con forza in forma organizzata. L’imbarbarimento politico, sociale e culturale che si sta espandendo nel nostro paese e in tutta Europa si condensa e si appiattisce qui, in cui tutto diventa immobile, indifferente, normalizzato.

In questo contesto, Il putrido riemergere della palude neo-fascista si manifesta nelle sue più fetide espressioni. Legittimati dall’indifferenza dei più e da chi li considera perfettamente inseriti all’interno del sistema democratico, i neofascisti si sono infiltrati ovunque: nei quartieri, nelle scuole, nelle istituzioni. Con la complicità e per la negligenza delle amministrazioni locali, hanno aperto impunemente le loro sedi, si appropriano degli spazi pubblici e mediatici, impongono la loro idea di giustizia con le ronde squadriste, risignificano i luoghi della nostra città (ad es. l’intitolazione di una via a Giorgio Almirante, boia fascista firmatario e mandante di numerose stragi anche sul nostro territorio), si vendono come ‘amici del popolo’, umiliano la sala comunale e la nostra memoria storica legata alla Resistenza. Ed ora, la goccia che ha fatto traboccare il vaso: la chiamata al raduno nazionale di CasaPound il 7, 8 e 9 Settembre.

Non permetteremo a chi alimenta l’odio, la violenza e la guerra tra poveri di calpestare le nostre strade. Scendiamo in piazza l’8 Settembre per arginare questa invasione! Scendiamo in strada con i nostri corpi per riprenderci la nostra città!

Sappiamo bene che la contrapposizione esclusiva alle organizzazioni neofasciste non è sufficiente per uscire da questa putrida palude. Siamo consapevoli che Casapound non è altro che la milizietta privata degli sfruttatori e che il nostro nemico siede ben più in alto.

Quello a cui stiamo assistendo, infatti, è una deriva razzista, xenofoba, omofoba, sessista e securitaria di ampia portata, alimentata dagli stessi governi che attuano politiche di macelleria sociale sotto la bandiera democratica. Con queste politiche, in pochissimo tempo, ci hanno rubato tutto: il lavoro, la scuola, la casa, la salute, la libertà di autodeterminazione e di scelta sui nostri corpi, la solidarietà, la capacità di lottare, l’umanità.

Non abbiamo intenzione di retrocedere di fronte a chi adesso al governo esibisce il ghigno dello scherno fascista, scagliandosi contro i soggetti sociali più vulnerabili (migranti, poveri, donne, omo e transessuali) criminalizzando la solidarietà e legalizzando la caccia al ‘diverso’. Non saremo magnanimi con quella ‘sinistra’ che in decenni di totale servilismo nei confronti del neoliberismo e delle politiche di austerità ha sistematicamente sottratto al popolo ogni potere democratico e ha creato le condizioni affinchè la cultura ‘neo-fascista’ diventasse di massa. Noi non ci dimentichiamo che questa ‘sinistrina’ è responsabile della precarizzazione e della frammentazione dell’intera classe operaia (es. Jobs Act), della distruzione del sistema scolastico (es. la buona Scuola) e di leggi razziali e repressive come il Decreto Minniti Orlando.

L’8 Settembre scendiamo in strada perché essere antifascisti significa anche contrastare le politiche di governo fasciste e la normalizzazione della ‘cultura neo-fascista’. Questo giorno per noi sarà il punto di avvio per un Antifascismo militante che deve farsi anche sociale e culturale. La nostra Resistenza non sarà solo di testimonianza. Dove ci sono frammentazione e divisione, noi vogliamo creare unità. Dove ci sono odio e violenza, noi vogliamo creare solidarietà, mutualismo e auto-organizzazione.

La Resistenza è qui e ora. Vogliamo riprenderci tutto ripartendo dal basso, dagli ultimi, dagli emarginati, dai vulnerabili e dagli ‘antisociali’ per risalire verso l’alto ed assaltare il cielo.

Tenendo conto delle differenze e divisioni che ci caratterizzano, consapevoli che l’isolamento, la separazione e l’alienazione di questi ultimi decenni e l’incapacità di costruire risposte concrete hanno permesso al fascismo di radicarsi nella nostra città fomentando paure, violenze e intolleranze, invitiamo tutte le realtà organizzate ed autogestite, tutti i compagni e le compagne, i cittadini e le cittadine liberi, sensibili, determinati e consapevoli della necessità di contrastare il fascismo con l’autorganizzazione e l’autodifesa militante a partecipare al corteo antifascista dell’8 Settembre.

Pacifici, ma determinati, vi aspettiamo a Grosseto!

Del nazi-raduno in programma a Grosseto in Bottega ce ne eravamo già occupati qui

Redazione
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