Non mi convince il «genocidio canadese»

E’ più forte di me: quando vedo la denuncia di un genocidio penso a quanto la parola sia svalutata, a quanto sia venduta un tanto al chilo e ormai in offerta speciale, paghi due e porti via tre o addirittura due con uno. Se Daniele Barbieri mi dice che c’è un articolo importante, e pure su «il manifesto», corro. E leggo. Un genocidio a opera della Chiesa cattolica! Certo che è un brutto periodo per la Chiesa di Roma. Ecco la mia reazione immediata.

Sconvolgente e convincente l’articolo di Marco Cinque su«il manifesto», basato su una intervista a Kevin Annet, difensore dei nativi americani del Canada, ancora una volta in Italia per un giro di conferenze e per ottenere aiuti per la sua lotta (dice il suo sito che siete invitati a donare con Pay pal o versare le vostre offerte a Lori O’Rorke, 260 Kennedy St., Nanaimo, B.C. Canada V9R  2H8). La prima volta fece un buco nell’acqua. E’ convincente perché dice che ci sono le prove di 50mila uccisioni di  bambini (per le prove, ci si può senz’altro fidare a scatola chiusa). Nel suo sito hiddenfrom history dice che sono colpevoli il governo canadese e le varie Chiese (cattolica, anglicana e unita) che devono affrontare un giudizio come quello dei nazisti alla fine della seconda guerra mondiale.

Il sito parla di Olocausto e Genocidio. Olocausto è un termine corretto, visto che i responsabili, secondo la denuncia,sono delle Chiese, che quindi chiedevano sacrifici umani alla divinità. Del resto Annet parla nel suo sito di un «Potere Superiore Cristiano» in Canada. «Il genocidio legale in Canada – è scritto nel sito – è basato su tre pilastri : una oligarchia politica coloniale sotto l’autorità della Corona inglese; una oligarchia nelle Chiese cattolica e anglicana e poi nella Chiesa Unita, creata dallo Stato potente, incommensurabile e protetta dallo Stato e, infine, una economia controllata dall’estero e dipendente».

Annet è stato pastore della United Church e da questa espulso dopo la sua campagna sul genocidio.

Nel suo sito parla sempre delle tre Chiese (cattolica, anglicana e Unita) accomunandole. Ma nel lancio in prima pagina, nell’articolo e nei box si parla praticamente della sola Chiesa cattolica. Devono essere arrivate nuove sconvolgenti prove che hanno stravolto quell’equilibrio dell’orrore. Ma di quelle nuove prove non trovo traccia nell’articolo. La Chiesa cattolica deve evidentemente essere decisamente maggioritaria in Canada fin da  quando era un Dominion britannico sotto la corona di sua Maestà il capo della Chiesa anglicana.

Ma la Chiesa cattolica è senz’altro colpevole visto che con grande lungimiranza, quando ancora per un secolo e mezzo avrebbe sostenuto che la Terra girava attorno al Sole e ben 37 anni prima della scoperta dell’America (dell’approdo delle navi di Colombo nelle isole caraibiche) con la bolla  Romanus Pontifex «sanzionava la conquista e la distruzione di popoli indigeni  non-cristiani nel Nuovo Mondo». Perché meravigliarsi di tale lungimiranza? Già Pascarella aveva constatato che il selvaggio «ma sai da quanto tempo lo sapeva che ar monno c’era puro er monno novo!»

Lo stesso Ratzinger, qualche secolo dopo scrisse «una lettera al Vescovo del Nord America» (una carica tenuta segreta  fino ad oggi, visto che si conosceva l’esistenza di cardinali nord americani, ma non di un loro superiore con la carica, apparentemente inferiore di «Vescovo del Nord America»). Una lettera nella quale «ordinava di celare le aggressioni sessuali da parte di preti sui fedeli delle loro diocesi». E chissà che cosa non ha ordinato circa le violenze sui non fedeli! Si ignora se si sia lasciato sfuggire il coinvolgimento del Vaticano sulla distruzione delle Torri Gemelle.

Fra i coinvolti in questa strage, le guardie a cavallo della Reale Polizia Canadese, le famose «giubbe rosse». Qualche tempo fa il loro capo era un italo canadese, quindi un cattolico. Deve essere questa la prova regina, la pistola fumante, avrebbe detto l’amato George W.

Attenzione: la denuncia che da qualche anno fa Annet è molto diversa da quella dei preti pedofili. Si parla di genocidio voluto e organizzato. E, in epoca recentissima, in un Paese come il Canada, delle suore buttano ragazzini fuori dalla finestra in esecuzione del piano genocida. Non succede niente. Anzi, i genitori continuano per generazioni a portare i loro bambini in quelle scuole. Nessuna suora (a parte quella che faceva il lancio del bimbo), nessun prete, nessun insegnante, nessun bidello, nessuno che abbia chiamato la polizia, che abbia fatto obiezione di coscienza. Non sono casi isolati di pedofilia. E’ un genocidio voluto e organizzato che si denuncia. Tra i colpevoli, papa Giovanni. Chi l’avrebbe mai detto! Certo, a prima vista appare incredibile, infondato. Ma se lo dice Annet e, ancora oggi, i giornali di tutto il mondo, anche i più anticattolici, tacciono, è segno che c’è una congiura mondiale di complicità con la Chiesa cattolica. Quella di oggi, non quella del ‘500. Chi crederebbe mai che in Canada non ci fosse e non c’è a tutt’oggi un solo giudica disposto a vagliare le accuse e a trovarle fondate. Silenzio, noncuranza. Eppure è roba che i giornali antipapisti inglesi ci dovrebbero andare a nozze. Che occasione persa per Al Qaeda di denunciare la perfidia dei cristiani!

Numeri tondi quelli del genocidio, partito nel 1455, prima ancora che si sapesse dell’esistenza dei nativi canadesi o del continente americano, ma attuato con perfidia e tenacia dopo il 1950, dice l’articolo. Forse hanno approfittato del fatto che in Canada non esiste alcuna libertà di stampa. Come pure non esiste – lo ripeto –  la magistratura o essa è di tipo staliniano, che non reagisce neanche alle accuse documentate, tipo «dichiarazione giurata». Giurata nelle mani di chi? «Mio fratello morì per una scossa elettrica». Dove, quando, ad opera di chi? Ma si sa, il Canada praticamente non esiste, tanto meno come sedicente democrazia.

Allora, non tiriamola in lungo con una pesante ironia, anche troppo pesante: significa che non è successo niente? Ma neanche per idea. Probabilmente in Canada, come nelle altre colonie o Dominions britannici (vi ricordate cosa è accaduto agli aborigeni australiani e cosa succedeva in Sud Africa ancora prima dell’introduzione legale dell’apartheid? domandate alla buonanima del Mahatma Gandhi testimone e vittima) i nativi erano considerati sottuomini, esseri di serie B, al più da assimilare per farne scomparire ogni tipo di origine diversa da quella britannica e in seconda battuta, almeno europea. Le scuole (private) si sono poco curate (e magari è un eufemismo) di mocciosi che si ammalavano facilmente (tubercolosi dice il sito, cosa probabile presso popolazioni povere e non nutrite. La mia generazione faceva ogni anno alle elementari e a volte anche alle medie la prova della tubercolina).

Il sito dice di più: nell’estate 1907, il dottor Bryce denunciò le malattie presenti e non curate in alcune scuole per nativi che portavano a una percentuale di morti dal 30 al 50% dei bambini. Questo perché i dirigenti scolastici attuavano la pratica di «deliberatamente inoculare ai bambini malattie infettive». Ma niente: è la congiura del silenzio, perché c’è questa congiura per uccidere. 50mila morti (ma non si sa bene poi in quale periodo e se tutti in conseguenza di questa volontaria operazione con “monatti” spargitori di  malattie). 50mila, né uno più, né uno meno. E le donne native scomparse negli ultimi 20 anni sono 500, preciso. 500 diviso 20 fa 25 scomparse ogni anno. Gravissimo, ma forse non vale la pena di fare una trasmissione tipo «Chi l’ha visto?».

Sono un vecchio giornalista. Ho lavorato per anni in cronaca. Le notizie vanno vagliate, confrontate, prima di sparare alto. Forse, studiando bene, la denuncia è anche sottovalutata. Espressa nei termini presentati, appare almeno parzialmente, una bufala. Non sarò lieto di ricredermi se verrà portato uno straccio di prova che non sia (50mila morti ) la testimonianza di qualche pretesa parte lesa, fortunatamente sopravvissuta a quelle infernali torture, prolungatesi negli anni senza che i genitori di quei bambini dicessero né ai né bai, generazione dopo generazione. Mai una vera protesta. Eppure Gandhi riusciva a parlare agli stessi inglesi. Eppure molti altri, anche di minor calibro, sono riusciti a farsi sentire. Non sarò lieto, dicevo, perché significherebbe che 50 mila bambini e forse più sono stati uccisi e con intollerabili torture (ma esistono torture tollerabili?). Spero proprio di aver ragione in merito a questa denuncia. Invece sono certo che molti sono stati i morti per quel considerare i nativi, canadesi o amerindi, australiani o zulu o di qualunque popolo non british, esseri non degni di una considerazione umana. Perché il Canada avrebbe dovuto fare eccezione? E con molto più che 50mila morti. Ma non raccontatemelo così, please.
RR

Come ho scritto il 3 aprile presentandolo su questo blog RR non rimanda a
Rossana Rossanda né a Ronald Reagan, ex presidente degli Usa, resuscitato
e ora - in rigoroso incognito - residente a Bergamo alta. Sta invece per
Reazionario Rodin ed è il soprannome scherzoso che si è attribuito un amico
(per nulla reazionario ma, dico io, moderatamente progressista e “pensoso”
come appunto la celebre statua di Rodin),giornalista ora in pensione (db)
Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

5 commenti

  • Complimenti, questo si chiama giornalismo!

  • Cari amici,

    Ho appena creato una nuova petizione
    e spero vi andrà di firmarla; si chiama: https://secure.avaaz.org/it/petition/Chiarimento_sul_genocidio_canadese/
    basta cliccare e firmare. In casi analoghi si sono raggiunti in tempi brevi milioni di firme
    Il problema scotta: si parla di 50000 bambini uccisi, senza contare i genitori. Questo è un recente tassello di un genocidio secolare che passa attraverso la tratta degli schiavi africani, lo sterminio degli aborigeni australiani, la distruzione dei pellirossa e delle civiltà sud-americane.
    Un processo già intentato contro i responsabili risulta privo di forza giuridica ma i fatti ci sono, confermati dal discorso alla Corona del ministro canadese nel 2008 e dallo stanziamento di somme notevolissime per tacitare i superstiti. Poiché tra gli esecutori dei crimini ci sono anche scuole cattoliche io come cattolico sono responsabile se fingo di non sapere e siccome abbiamo un nuovo Papa che ci rappresenta non posso che chiedere a Lui un chiarimento sui fatti.

    E’ una questione molto importante per me e insieme possiamo fare qualcosa per risolverla! Se firmate la petizione e poi la condividete con i vostri amici e contatti, potremo raggiungere presto il nostro obiettivo di 100 firme iniziali per fare poi pressione e ottenere il risultato che vogliamo: un chiarimento, intanto.

  • Commento all’articolo ” non mi convince l’olocausto canadase” Certo che non convince molti , ma c’e` stato . Il Ministro Harper finalmente ha chiesto scusa agli Aborigeni . Non credo che se non c’e` stato quell’olocausto il Ministro chiederebbe scusa ! Ci sono migliaia di storie sulla chiesa cattolica che la gente rifiuta di credere . Io vivo in Canada dal 1952 e so qualcosa di questa storia

  • Alessandra Gradi

    Ho vissuto in Canada 8 anni e non ne ho mai sentito parlare, pur avendo amici nativi. Condivido in pieno questo articolo e non firmero’ alcuna petizione. La Chiesa Cattolica ha contato molto nel passato ma solamente nella provincia del Quebec: questo mi convince che sia solo una montatura. PS Se il signor Vince puo’ portare qui qualche DETTAGLIO di che cosa il “Ministro Harper” abbia sotttoscritto, e’ benvenuto.

  • Il governo canadese ha riconosciuto i fatti denunciati da Annet, e questo lei non lo cita.

    Notizia del 2017.
    PAPA FRANCESCO
    Trudeau al Papa: «Santità, venga in Canada a chiedere scusa per gli errori della Chiesa con i nativi»

    https://www.ilmessaggero.it/primopiano/vaticano/papa_francesco_trudeau_canada_mea_culpa_nativi_udienza_vaticano-2470369.html

Rispondi a Vince Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *