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Ogni sabato: un giorno di sciopero della fame – a livello europeo – in solidarietà con i death fasters in Turchia

del Comitato solidale Grup Yorum

OGNI SABATO UN GIORNO DI SCIOPERO DELLA FAME FINO A QUANDO LE LORO RICHIESTE NON VERRANNO ACCETTATE!

Due avvocati arrestati dell’Ufficio Legale del Popolo, Ebru Timtik e Aytac Ünsal, come i due prigionieri politici Didem Akman e Özgür Karakaya, sono in sciopero della fame da circa 100 giorni. Hanno iniziato la loro protesta in prigione, sia per sostenere le richieste di Grup Yorum e di Mustafa Koçak, sia per chiedere giustizia e processi equi. 

Gli avvocati Aytac Ünsal e Ebru Timtik continuano la loro lotta da oltre 100 giorni; Didem Akman e Özgür Karakaya da quasi 100 giorni. Non dovrebbero essere i prossimi sulla lista della morte del governo dell’AKP. La solidarietà deve essere sollevata in tutto il mondo.

Fate un video o una foto con un cartello:

– In sciopero della fame in solidarietà con Grup Yorum, gli avvocati del popolo e i prigionieri politici in death fast inTurchia Aytaç Ünsal, Ebru Timtic, Didem Akman, Özgür Karakaya

– mettete la data e Italy

Mandate i vostri video o le vostre foto a comitatosolidalegrupyorum@gmail.com

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PER SAPERNE DI PIU’ guardate in “bottega” gli ultimi post: Il lager Turchia continua a uccidere e Turchia: campagna per Nudem Durak; i minareti…

 

Redazione
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2 commenti

  • La «canzone dello sciopero della fame» del Grup Yorum:
    una canzone del 2000 assai attuale in questi tempi:
    “Una stagione” (“Bir mevsim”).
    Un’occasione per uno sguardo retrospettivo a quei giorni drammatici.
    http://www.mesopotamia-ita.com/Grup_Yorum_2020/Invito_all_ascolto/xx_Bir_Mevsim.htm

    Una canzone non recente ma molto attuale.
    Perché?

    La canzone “Bir mevsin” (“Una stagione”) è stata composta dal Grup Yorum nel 2000, su testo scritto da Fırat Tavuk, ed è comparsa nello stesso 2000, quarta del loro Album “Feda”.
    Una canzone del 2000, ma particolarmente attuale in questi giorni del 2020, perché ha per tema lo sciopero della fame, tema scottante in quel momento, il 2000, ma anche oggi, dopo le morti dei due membri del Grup Yorum Helin Bölek e İbrahim Gökcek e del loro amıco Mustafa Koçak.
    Allora lo sciopero della fame era la protesta contro la detenzione carceraria in isolamento, oggi è la protesta contro il tentativo di annientare il Grup Yorum con l’arma del silenzio. Ma in entrambi i casi si tratta di una forma di lotta ‘estrema’, lo sciopero della fame fino alla morte (Death Fast), comprensibile solo nel contesto autoritario ed antidemocratico che ha sbarrato altre forme di lotta politica, e tanto più paradossale quanto più traboccanti sono state le espressioni di fervente amore per la vita di coloro che l’hanno praticato e spesso ne sono morti.

    Per ripercorrerle oggi si propone qui una pagina web ad esse dedicata:
    “Carceri in Turchia e sciopero della fame”, sul decennio a cavallo del 2000.
    http://www.mesopotamia-ita.com/Carceri/00_Carceri.html
    Con una rassegna Stampa, e le Relazioni delle numerose delegazioni italiane.
    Ed anche una “Cronologia” di quegli eventi.
    http://www.mesopotamia-ita.com/Carceri/cronologia_2000_2011.html

    29-5-2020 – Aldo C. – viandit@yahoo.it

  • Daniele Barbieri

    «ERDOGAN LIBERI I DISSIDENTI»: con questo titolo è uscita sul quotidiano «il manifesto» di oggi (anche in rete: https://ilmanifesto.it/il-tiro-da-tre-punti-di-kanter-erdogan-liberi-i-dissidenti/) una bella, lunga intervista al coraggioso cestista turco Enes Kanter, «reso apolide da Ankara e ripudiato dalla famiglia». Una lezione di impegno civile ma anche di giornalismo ai tanti che tacciono.

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