Ops, mi è scappato un Marte-dì

«Il nuovo William Gibson» viene definito Cory Doctorow; dopo aver letto «Homeland» mi dichiaro in totale disaccordo. E’ moooooooooooolto meglio di Gibson.

La non recensione inizia così. Vado in libreria (luogo pieno di tentazioni per un “povero” pensionato) e ohibò vedo tutti questi pugni chiusi…

Doctow-UNO

Doctorow? Quello degli ottimi «Ragtime» e «Daniel»? No, questo è Cory e quell’altro si chiama (anzi si chiamava: è morto a luglio) Edgar Lawrence. E poi ‘sto Cory è canadese non statunitense. Non sbircio la trama – detesto che mi si “anticipi” troppo – però vedo nel risvolto di copertina che Cory è stato definito «il nuovo William Gibson» che a me poi neanche piace. Dunque siamo dalle parti della fantascienza o del cyberpunk? Chissà… Lo prendo. Per i pugni chiusi. E perché Cory Doctorow mi è diventato subito simpatico non appena ho visto (nella nota biografica) che lui e sua moglie Alice hanno chiamato la figlia Poesy Emmeline Fibonacci Nautilus, 4 nomi uno più bello dell’altro.

DOCTOROW-due

  Beh un minimo di fantascienza c’è (o sembra?) e si cita pure “nonno” Clarke. C’è anche scienza e si cita zio Sagan. Tanta tecnologia. E attivismo politico. E tristi (purtroppo) verità… Dunque a DOMANI che oggi non è il giorno giusto.

Comunque vi anticipo che è un romanzo bellissimo e strippante; in qualche modo anche un manifesto “politico”.

 

danieleB
Un piede nel mondo cosiddetto reale (dove ha fatto il giornalista, vive a Imola con Tiziana, ha un figlio di nome Jan) e un altro piede in quella che di solito si chiama fantascienza (ne ha scritto con Riccardo Mancini e Raffaele Mantegazza). Con il terzo e il quarto piede salta dal reale al fantastico: laboratori, giochi, letture sceniche. Potete trovarlo su pkdick@fastmail.it oppure a casa, allo 0542 29945; non usa il cellulare perché il suo guru, il suo psicologo, il suo estetista (e l’ornitorinco che sonnecchia in lui) hanno deciso che poteva nuocergli. Ha un simpatico omonimo che vive a Bologna. Spesso i due vengono confusi, è divertente per entrambi. Per entrambi funziona l’anagramma “ride bene a librai” (ma anche “erba, nidi e alberi” non è malaccio).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *