Pillole freudian/mediatiche – 1

Ovvero lapsus giornalistici. Una nuova “rubrica”… spero partecipativa (*)

spagnul-italy

Sento a un GR1-RAI di oggi, domenica 16 ottobre, parlare della manovra del governo con relativo «sostegno alla povertà».

Ma se la lingua ha un senso si lotta «contro la povertà» o si «sostengono i poveri». Invece «sostegno alla povertà» vuol dire fare politiche che aumentino il numero dei poveri. In effetti è quello che gli ultimi governi hanno fatto con notevole impegno e infatti la Confindustria plaude. Insomma oggi 16 ottobre RadioRai ha detto senza volerlo la verità.

VELOCE BOX SULLA POVERTA’ IN ITALIA

Proprio oggi su «il manifesto» Giuseppe De Marzo ricorda, alla vigilia della «giornata mondiale per l’eliminazione della miseria» che gli ultimi dati sono chiarissimi: l’Italia è in netto peggioramento. Ci sono anche tre riassuntini per chi ancora credesse alla demagogia del comico toscano (non Benigni, intendo Renzi): «5 milioni il numero degli italiani colpiti da povertà assoluta, triplicati negli ultimi 8 anni…»; «Dopo 8 anni di tagli al Welfare, ecco un ddl che stanzia poco meno di un miliardo invece dei 18 necessari»; «342 il numero di miliardari italiani, aumentato anch’esso negli ultimi 8 anni, a dimostrare che la ricchezza c’è ma il sistema la ridistribuisce verso l’alto».

LA VIGNETTA E’ DI GIULIANO SPAGNUL

(*) Ah l’inconscio freudiano di giornaliste/i! C’è la “sindrome di Clark Kent” – solo per maschi? – di essere sotto sotto un Superman che salva il mondo (è la versione di “quasi estrema sinistra”) o invece che difende la proprietà privata (versione di destra-centro-sinistra). Poi ci sono i lapsus e/o le stronzate in automatico, c’è la difesa della propria classe, c’è il lecchinaggio a tempo pieno. La definizione «un insospettabile» è meravigliosa, ne riparleremo. La difesa degli stupratori è terrificante quanto ovvia, se ci pensate bene.

Senza nessuna pretesa di completezza – fiiiiiiiiiiiiguriamoci, bisognerebbe fare 36 rubriche al giorno – inizio oggi a raccogliere alcune di queste confesssioni sotto forma di schifezze/idiozie: se il vecchio Freud aveva ragione, i lapsus rivelano ciò che vorremmo dire e non osiamo; nel nostro caso al servizio di chi sta la gran parte di giornaliste/i. Per le prossime puntate conto sulle vostre segnalazioni, meeeeeglio se in pillole. (db)

danieleB
Un piede nel mondo cosiddetto reale (dove ha fatto il giornalista, vive a Imola con Tiziana, ha un figlio di nome Jan) e un altro piede in quella che di solito si chiama fantascienza (ne ha scritto con Riccardo Mancini e Raffaele Mantegazza). Con il terzo e il quarto piede salta dal reale al fantastico: laboratori, giochi, letture sceniche. Potete trovarlo su pkdick@fastmail.it oppure a casa, allo 0542 29945; non usa il cellulare perché il suo guru, il suo psicologo, il suo estetista (e l’ornitorinco che sonnecchia in lui) hanno deciso che poteva nuocergli. Ha un simpatico omonimo che vive a Bologna. Spesso i due vengono confusi, è divertente per entrambi. Per entrambi funziona l’anagramma “ride bene a librai” (ma anche “erba, nidi e alberi” non è malaccio).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *