Polaroid fugace & appassionata per Marco Cinque

Un doppio intervento di Sandro Sardella per «Resistiamo», poesie dalla parte degli esseri umani

Sardella-ResistiAmo.

Dal sottosuolo / sorge la mia stella” (Paul Klee)

da un pianto di profugo dagli occhi lucidi e stralunati

di un bimbo dal canto di una donna dal “grazie” di un

barbone dal viso del vecchio partigiano che ancora

Bella Ciao dalle braccia che solcano i mari dalle mani

vuote di una vita di lavoro dalla stanchezza di un paio

di logore scarpe dall’altrove di un carcerato dalla rabbia

di una terra fragile dal saltellare di un torrente vivo dallo

sguardo senza fine di chi continua a sognare il rovescia

mento del capitalismo dalla grazia perduta nella nudità

dei destini dal grido indomito di chi non accetta e lotta

dalla mano che accarezza .. ..

Marco Cinque poeta sociale e di condizione con le sue

parole suona per chi non ha .. la sua poesia mostra a

chi non vede o a chi non vuol guardare .. immagini e

suoni in un “fare” militante con amore e passione per

saltare distanze e muri .. per rompere ignoranza paura

e indifferenza ..

Marco Cinque .. l’inesausta avventura di una scrittura

antica e asciutta rigorosa e profonda .. un viaggio che

radente e fulmineo cattura con urgenza e rigore di parte

i segni di questi tempi devastanti e inquieti ..

oltre un silenzio indicibile .. oltre la desertificazione della

memoria .. nell’insonnia roboante del mondo culturale ..

una scrittura che non finisce .. .. ..

sandro sardella, Rasa di Varese, 25 novembre 2015

Marco Cinque … .. rEsistiAmo …………

 

Marco Cinque lavora lavora .. è indomabile non sta fermo!

in questo libro “rEsistiAmo” – poesie dalla parte dell’uomo –

(Associazione Culturale Pellicano – Collana Inediti rari e diversi

a cura di Beppe Costa e Igor Costanzo – Roma) .. mi ha assai

coinvolto .. mio è il lavoro pittorico per la copertina .. mia la

presentazione .. e, la complicità e l’affetto ..

le poesie intrecciano la vita di chi sta in basso .. di chi ha da

subire guerre sfruttamento .. ma la speranza .. il lottare ..

il denunciare .. l’amore innerva i versi di Marco Cinque .. ..

(I diritti d’autore sono interamente destinati alla causa di

Fernando Eros Caro, nativo americano di ascendenza Yaqui,

prigioniero da 32 anni nel braccio della morte di San Quentin,

in California.)

*

ITALIANI BRAVA GENTE

Dov’è quel Creatore che preghiamo

ogni giorno con lingua biforcuta

dove le nostre chiese che dovrebbero

vomitarci per la nostra disumanità

dove le svergognate menzogne

ripetute fino allo sfinimento

e i nostri lussi accumulati

costruiti sugli altrui abissi

e i nostri conflitti & profitti

trasformati in arma da puntare

sulle nostre stesse tempie.

Noi, ridotti a cani rabbiosi

che s’azzannano l’un l’altro

prigionieri di una cecità

dove stuprare la vita

è l’unico modo per emergere.

Noi che masturbiamo parole d’inganno

trasformandole in dottrina.

Noi che in ogni sconfitta vediamo

un nuovo nemico da abbattere

perdendo braccia e gambe

e rinunciando al pensiero

quando questo diventa verità.

Così gli assassini dal vestito buono

hanno deciso che gli ultimi saranno

gli assassini di quelli più in basso

e i superstiti degli sterminati

si uccideranno con quelli più in fondo

in un vortice d’obbedienza cieca

come adoratori della più crudele idiozia.

Noi, corrotti e corruttori

siamo il ritratto dell’umano fallimento

e quelli che hanno disegnato

il nostro volto così disumano

vinceranno il Nobel per il raggiro

ma continueranno ancora

come una genesi d’imbecilli

a seguirli e a pregarli

come fossero la voce di Dio.

Che l’Africa intera ci invada

dunque, e ci butti tutti in mare

e che il mare stesso infine

ci respinga come meritiamo.

 

Redazione
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