POVERA BESTIOLINA

(Roba del Pabuda…)                                

eri ho incontrato,

nel vicolo dietro casa,

un topo piccolino –

non si può più neanche dire

“topolino”: per i soliti

fottuti diritti d’autore! –

il minuscolo roditore

si stava appena, a malapena,

riprendendo da un malore:

un accidente, uno spavento,

un mezzo infarto da sgomento:

e piagnucolava:

“non è giusto, non è corretto,

non è bello…”

– ma di che parli piccolino?

di cosa ti lamenti povero

topino?

che cos’è che non è bello?

con un filo di voce, il rattino:

“non è bello…

cioè… vorrei dire:

che il mio predatore d’elezione –

il giovane gheppio,

sovrastante in cielo

e nella catena alimentare

e in tutta ‘sta invenzione barbarica

della selezione naturale –

ecco, non è bello…

che,

quando è in volo, a caccia

per far di me colazione…

ecco… faccia

un verso che sembra quello

d’un innocuo, anzi simpatico

(forse commestibile),

terricolo grillo!

è un trucchetto scorretto…

del tutto sleale:

l’ennesimo trabocchetto

per gonzi

in ‘sto incivile mondo animale!

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Pabuda
Pabuda è Paolo Buffoni Damiani quando scrive versi compulsivi o storie brevi, quando ritaglia colori e compone collage o quando legge le sue cose accompagnato dalla musica de Les Enfants du Voudou. Si è solo inventato un acronimo tanto per distinguersi dal suo sosia. Quello che “fa cose turpi”… per campare. Tutta la roba scritta o disegnata dal Pabuda tramite collage è, ovviamente, nel magazzino www.pabuda.net

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