Quando
di Ghiannis Ritsos (*)
Quando si spegne il tramonto e si accende dentro di noi la vecchia lampada
e tutte le voci mutano dall’ira alla tristezza
e dal sobborgo se ne vanno i fruttivendoli ambulanti,
gli arrotini, le erbivendole, gli ombrellai, allora
dal pozzo della corte escono le lumache
in doppia fila, e sopra i pubblici orinatoi
resta il cielo di un blu profondo, completamente immobile,
inchiodato solo da una stella arrugginita.
(da «Il funambolo e la luna»)
(*) Il suo nome anagrafico è Jannis Ritsos. Grazie a Franca Maria, alias «cicala», che mi ha fatto conoscere le sue poesie. (db)