Quanta estrema destra c’è in Italia? I numeri (2008-2018)

di Matteo Senatore (*)  – CON CINQUE LINK SCELTI DALLA “BOTTEGA”

Durante la campagna elettorale è emersa più volte la questione di una presunta ascesa delle forze di ispirazione fascista e, più in generale, dei partiti di estrema destra. La questione è stata ulteriormente accentuata dalla grande rilevanza nel dibattito pubblico di temi quali sicurezza e immigrazione.

Partiti come Casapound Italia e Forza Nuova hanno diviso l’opinione pubblica: ma in termini di voti ottenuti c’è davvero stata una crescitadei partiti schierati all’estrema destra dello spettro politico? Per scoprirlo abbiamo deciso di analizzare i risultati di questi movimenti nelle elezioni nazionali degli ultimi dieci anni.

Nel 2008 i movimenti che si presentavano all’estrema destra erano due: da una parte la lista unica con La Destra insieme a Fiamma Tricolore, dall’altra Forza Nuova.

1 19 Quanta estrema destra cè in Italia? I numeri (2008 2018)

La prima era nata dall’unione dei due partiti che si erano aggregati dopo essere rimasti fuori dall’alleanza di centrodestra, strutturata intorno al neonato Popolo della Libertà. La candidata premier era Daniela Santanché, proveniente da Alleanza Nazionale e che non ne aveva accettato la confluenza nel nuovo soggetto voluto da Silvio Berlusconi. Il partito guidato dalla “Pitonessa” si fermò al 2,4% alla Camera, raccogliendo 884.961 voti: troppo poco per superare la soglia di sbarramento del 4% ed eleggere qualche deputato.

Forza Nuova, partito fondato nel 1997 da Roberto Fiore e Massimo Morsello (figura questa molto attiva nell’ambito del FUAN tra gli anni ’70 e ’80) si presentò invece al voto appoggiata dal Movimento Idea Sociale. Quest’ultimo soggetto politico era stato fondato dall’ex missino Pino Rauti dopo il suo abbandono a Fiamma Tricolore – partito che aveva contribuito a fondare nel 1995 ma che lasciò dopo l’emergere della figura di Luca Romagnoli.

1 20 Quanta estrema destra cè in Italia? I numeri (2008 2018)

Fiore e Rauti si erano uniti già nel 2007 in quello che era stato il Patto d’Azione e che vedeva la partecipazione anche di Azione Sociale, guidata da Alessandra Mussolini, la quale però nel 2008 decise di confluire nel PdL. La stessa Mussolini, peraltro, aveva collaborato tra il 2003 e il 2006 proprio con Forza Nuova. Alle Politiche 2008 comunque la lista di Forza Nuova e del MIS non supererà lo 0,3%, ottenendo 109.699 voti alla Camera.

Complessivamente dunque le varie forze di estrema destra arrivarono a sfiorare il milione di voti, fermandosi a 994.660. Da segnalare però la differenza di capillarità tra i due movimenti nelle varie circoscrizioni, con La Destra-FT che da vero e proprio “partito nazionale” si presentò al voto ovunque, mentre Forza Nuova comparve solo in 18 delle 26 circoscrizioni italiane (Valle d’Aosta esclusa) mancando intere regioni (una su tutte il Piemonte).

1 21 Quanta estrema destra cè in Italia? I numeri (2008 2018)

Alle elezioni Europee del 2009 il panorama di quest’area estremista della politica italiana era diventato ancora più frastagliato: Fiamma Tricolore decise di presentarsi da sola mentre La Destra optò per la formazione di una lista unica con il Movimento per le Autonomie, il Partito Pensionati e l’Alleanza di Centro di Francesco Pionati.

Per Storace l’obiettivo era anche stavolta quello di superare lo sbarramento del 4%, visto che l’MpA portava in dote l’1,1% conquistato nel 2008 (quando era schierato in coalizione con Berlusconi). Il risultato però fu ben al di sotto della aspettative: la lista non andò oltre il 2,2%, scendendo a 681.290 voti.

(*) ripreso da www.agoravox.it che indica come fonte YouTrend (sito) ovvero «un magazine web sui trend sociali. Ma è anche il marchio per il panel web di Quorum, un istituto di sondaggi e consulenza fondato da giovani professionisti con formazione internazionale».

LA VIGNETTA – scelta dalla “bottega” – è di Vincenzo Apicella. Questa di Matteo Senatore è una ricostruzione elettorale interessante ma noi (come sa chi passa spesso di qui) siamo più militanti e dunque sulle vecchie/nuove canaglie nere e sulle tante complicità di cui godono abbiamo offerto in “bottega” molte analisi, grazie soprattutto al lavoro continuativo e approfondito di Saverio Ferrari. Vale aggiungere oggi CINQUE link recenti, variamente interessanti.

Fascisti: scioglierli si deve e si può – di F. Salmoni

Condizioni storiche che si ripresentano, necessità attuali, pericoli reali. Le leggi ci sono e bisogna applicarle. L’alternativa è l’iniziativa dal basso, come negli anni Settanta.

 

Fascisti su Facebook, a gestire i gruppi neri ci sono anche i poliziotti

Odio, razzismo e fake news. Questi gli ingredienti delle pagine dell’estrema destra sui social network. Sono create da avvocati, impiegati, commercianti. Ma anche da esponenti delle forze dell’ordine.

Militant: I numeri (reali) del neofascismo a Roma e Bologna

 

Barbara Spinelli: no a Generazione Identitaria in Europarlamento

“Considero i fascisti come lebbrosi spirituali”. Intervista a Eraldo Affinati

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *