Ricordando «Sole»

Dalla valle che resiste, ho ricevuto un documento – che sintetizzo – e un link che trovate qui sotto. Per ricordare che, l’11 luglio 1998, Sole – Maria (Maria Soledad Rosas) moriva impiccata agli arresti domiciliari, detenuta in attesa di giudizio.

Subito si scatenò l’osceno carosello degli avvoltoi: 3 mesi prima era morto nello stesso modo Baleno (Edoardo Massari), il suo compagno, in isolamento in una cella delle Vallette.Vivevano in una casa occupata a Collegno insieme a Silvano Pelissero di Bussoleno. Erano anarchici. Un certo Maurizio Laudi, procuratore in carriera in cerca di rilancio, li fa arrestare nel loro squat. Contemporaneamente i Ros guidano le perquisizioni e gli sgomberi di altri 2 squat torinesi, l’Asilo e l’Alcova. Le accuse sono pesantissime: terrorismo a scopo eversivo. Più pesanti di un ergastolo. Attentati al Tav! (che non c’era, come non c’è adesso). Li chiamava Lupi Grigi e asseriva di possedere “prove granitiche”. Una montagna di accuse seppellì vivi Sole e Baleno. E regalò 4 anni di carcere a Silvano. La montatura franò miseramente qualche anno dopo, appena uscita dal Palazzo di in-giustizia di Torino. Le accuse erano grossolanamente false! Ma Sole e Baleno erano già morti stritolati dall’apparato repressivo dello Stato. Il Tav aveva fatto le sue prime vittime. «SOLE E BALENO SUICIDATI AD ALTA VELOCITÀ» diceva un grande striscione degli squatter che nel 2001 chiudeva una manifestazione torinese – caricata dalla polizia – del movimento No Tav. Lo gridavano i muri della città «SOLE E BALENO SUICIDATI DALLO STATO». L’obiettivo dei carnefici di Sole e Baleno era duplice: colpire il crescente movimento delle occupazioni a Torino (la parola squatter entrò nello Zingarelli nel ’98), colpendo gli anarchici che le animavano. E colpire il nascente movimento No Tav, che proprio in quegli anni si palesava come movimento popolare con le prime grosse manifestazioni. Come al solito in Italia (Pinelli, Serantini, Giuliani, Cucchi,…) gli artefici di questa montatura pluriomicida furono tutti premiati dallo Stato. Maurizio Laudi divenne Procuratore capo ad Asti. Il capo dell’Antiterrorismo di Torino Giuseppe Petronzi, che si distinse per la sua incredibile testimonianza contro Silvano Pelissero, divenne capo della Digos e recentemente Cavaliere. I Ros dichiararono anonimamente e cinicamente che a loro bastava arrivare in Cassazione (l’importante è lavorare), scaricando così un Pm troppo zelante come Laudi che invece continuò ad esibirsi sulla “Busiarda” («La Stampa») in lunghe dichiarazioni stizzite per il clamoroso e tardivo ridimensionamento della condanna a Silvano.

Il potere aveva distrutto delle vite. La meravigliosa maiolica di Sole era andata irreparabilmente in frantumi. SOLE RIDE DELLA MORTE E BRUCIA DENTRO DI NOI.

http://www.notav.info/post/sole-15-anni-fa-per-non-dimenticare/

«Ci vogliono morti perché siamo i loro nemici e non sanno che farsene di noi perché non siamo i loro schiavi»

Maria Soledad Rosas (Sole) – Buenos Aires, 23 maggio 1974 – Bene Vagienna, 11 luglio 1998 – suicidata dallo Stato.

 

Redazione
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