Rifiuti: grano, grane, Granarolo… ma anche amianto e diossine

Chi non ha mai esportato rifiuti scagli la prima pietra… e pensi agli inceneritori

di Vito Totire (*)

Rifiuti: istruzioni per non perdersi in un bicchier d’acqua. Con un appello ai cittadini: basta inceneritori a prescindere da chi li alimenti.

Apprendiamo che il sindaco di Castenaso intende vietare il transito dei camion che trasporteranno i rifiuti provenienti dal Lazio. Certamente questa misura determinerà un vantaggio ambientale per il territorio di Castenaso in quanto i gas di scarico inquineranno da un‘altra parte ma i rifiuti arriveranno all’inceneritore del Frullo ugualmente.

La vicenda si è incartata su una inutile e noiosa diatriba politica che vola sulle teste (e soprattutto sui polmoni) dei cittadini come se la qualità dell’aria e del suolo fosse una questione negoziabile, senza interferenze, fra “decisori” politici che si fanno favori o sgambetti a seconda di come tira il vento (soprattutto elettorale?).

Noi che siamo impegnati da 40 anni sul versante della difesa dell’ambiente (nel nostro archivio conserviamo un volantino del Wwf di Castenaso pro raccolta differenziata datato 1979) abbiamo qualche osservazione da fare.

  1. Stefano Bonaccini, presidente della Rer, ha agito scorrettamente; doveva consultare le comunità locali e non lo ha fatto; ma anche sul piano amianto ha ascoltato solo CGIL-CISL e UIL (gli “altri” non esistono) con i risultati molto scadenti che poi si sono visti;
  2. protestare per l’importazione di rifiuti non ha senso; SIA BONACCINI CHE IL SINDACO DI CASTENASO CHE LA SINDACA DI GRANAROLO AVALLANO OGNI ANNO ESPORTAZIONI DI CEMENTO-AMIANTO FUORI DAL TERRITORIO NAZIONALE; come mai non si sono posti il problema?
  3. BONACCINI, IL SINDACO DI CASTENASO E LA SINDACA DI GRANAROLO CONSENTONO CHE I CITTADINI DELLA LORO REGIONE O COMUNE BEVANO ACQUA DEL RUBINETTO INQUINATA DA AMIANTO; capiamo che non venga inviata dalla “odiata” sindaca di Roma o dal presidente della Regione Lazio, ma sempre amianto è e se ce lo dà a bere la nota azienda gruvi-Hera dovremmo chiudere un occhio?
  4. in passato la provincia di Bologna ha inviato rifiuti solidi urbani alla discarica di Conversano (Bari) in un momento in cui peraltro il Comune ospite della discarica era in contenzioso con i suoi gestori per contestate irregolarità… è doveroso ricordarlo visto che qualcuno ha voluto rammentare i rifiuti giunti di recente dalla Puglia per l’avaria di un inceneritore a Brindisi;
  5. l’attività dell’inceneritore di Granarolo non comporta un impatto zero per la salute; questo a prescindere dal fatto che gestisca rifiuti locali o provenienti dal Lazio; un errore di interpretazione dei risultati delle indagini effettuate è stato corretto da uno degli autori dell’indagine precisando come alcuni elementi problematici siano emersi e altri debbano essere approfonditi; è ovvio tuttavia che il conferimento di rifiuti indifferenziati sia un fattore di ulteriore squilibrio; se i laziali non hanno separato carta e plastica … forniscono la materia prima per la produzione di diossina; possiamo dire che il rischio diossina non esiste se i parametri monitorati sono solo quelli citati da Dario Gordio sul quotidiano “Il resto del Carlino” di oggi (CO, acido cloridrico ecc cioè una parte minima degli inquinanti emessi, anzi i meno pericolosi) e se non sono stati fatte, in maniera esaustiva, ricerche sulla diossina in matrici biologiche reperibili nell’area di ricaduta dei fumi?
  6. Fico: secondo l’arma dei carabinieri (ben informata) la “cittadella del cibo” sarebbe nel mirino degli “anarchici”; pare infatti che Bakunin nel periodo della sua fugace residenza a Bologna abbia detto “Questo Farinetti non mi convince”; in verità l’Arma ha trascurato due cose: a) Fico è nel mirino della AEA in quanto noi sosteniamo che le tubazioni dell’acqua “potabile” verso Fico sono in amianto e questo non è buono; b) la “fabbrica contadina” è nel mirino dell’inceneritore del Frullo per le ricadute ordinarie e per quelle dei nuovi rifiuti laziali;
  7. ultima, trascurata e rimossa questione: vogliamo studiare e pesare la quota di “interferenti endocrini” che un inceneritore sputa fuori a partire da rifiuti speciali e/o urbani (differenziati autoctoni o indifferenziati laziali)?

Di certo è utile raccomandare: se passate in zona, migliorate le vostre capacità di apnea con appositi esercizi; se proprio ci dovete andare non bevete acqua del rubinetto; ovviamente evitate pure Fico…

Bologna, 3.1.2018

(*) Vito Totire, medico del lavoro, a nome di AEA – associazione esposti amianto – e rischi per la salute – e del circolo “Chico” Mendes

L’IMMAGINE – scelta dalla “bottega” – E’ UNA VECCHIA (ma purtroppo buona per tutte le stagioni e per i più diversi premier) VIGNETTA DI ELLEKAPPA

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