Riviera: contro la «Notte rosa» del 7 agosto

Sprechi, inquinamenti e rischi: un appello ai “decisori”

Che la notte rosa non diventi cianotica…

Pure coi fuochi (fatui) artificiali !

E con spiacevoli coincidenze con le date dell’olocausto nucleare di Hiroshima e Nagasaki !

Apprendiamo, ormai senza stupore, che viene riproposto il tentativo di “divertimentificio industriale” denominato «Notte rosa»; anche quest’anno!

Ovviamente dovremo considerare responsabili di epidemia colposa gli organizzatori e autorizzatori nel caso che il triste evento fosse occasione di diffusione di focolai del Covid.

Come si potranno garantire il distanziamento sociale e la prevenzione non è dato sapere. Si ha la impressione che si cercherà di provare a farlo per scongiurare il rischio che qualcuno ha definito di “ospedalizzazione della vita”. L’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) – citato dalle istituzioni italiane solamente quando “conviene” – ha appena espresso una valutazione: il Covid andrà ad alti e bassi. Occorre il massimo rigore per evitare la riaccensione – fosse anche in forma ridotta – della epidemia. Invece assistiamo a iniziative spericolate e inquinanti; fra queste la riproposizione alle ore 24 del 7 agosto 2020 dei fuochi artificiali su tutta la riviera romagnola!

Prendiamo atto invece di come la manifestazione di Riva del Garda denominata «Notte di fiaba» abbia bandito i fuochi «per evitare assembramenti» (è già qualcosa) mentre in tutta Italia vari esponenti di cosiddette “pro loco” criticano le posizioni prudenti dei vescovi lamentando crisi dell’indotto (compreso il comparto “fuochi”). Dopo la evitabile esibizione delle Frecce Tricolori a Bologna e altrove, qualcuno in più (di prima) ha riflettuto sulla necessità di non insistere su manifestazioni che servono solo a sprecare risorse… per inquinare l’ambiente. Ma evidentemente la coazione a ripetere gli errori è forte. O potrebbe trattarsi di un rigurgito austroungarico visto che a Vienna, agli inizi dell’Ottocento, si sparava con i cannoni per inquinare l’aria ritenendolo utile a contrastare la diffusione aerea del cholera morbus!

Il decisore politico locale “non risponde” ; per esempio il sindaco di Ravenna, interpellato sui fuochi previsti per il 14 agosto a Lido Adriano (con la scusa del santo protettore) tace.

Ai decisori, compresi i Prefetti delle province rivierasche emiliano-romagnole, chiediamo :

  1. Non divieti “militari” ma misure efficaci e gestibili per il distanziamento sociale e la prevenzione; non siamo contrari – in generale, e anche in questa occasione – all’idea di “festaggiamenti” se si tratta di vera festa e non di occasione consumistica
  2. Evitare assolutamente l’uso di fuochi artificiali, usanza deleteria e ancora più assurda in questa circostanza
  3. Evitare del tutto – in questo caso sì – manifestazioni di festa in occasione degli anniversari di Hiroshima e Nagasaki.

Seguiremo la situazione epidemiologica (rischio biologico, qualità dell’aria, consumo di sostanze legali e “illegali” , incidenti stradali ecc). In caso di impatti negativi “qualcuno” dovrà assumersi responsabità.

Sullo sfondo comunque rimane la più saggia della proposte: RINVIARE AL 2021 E PORRE LE BASI DA SUBITO PER UNA FESTA ECO-COMPATIBILE !

Vito Totire (Rete per l’ecologia sociale)

PRIME ADESIONI:

Patrizia Beneventi (Lega Animalista)

Andrea Bianconi (circolo Chico Mendes)

Davide Fabbri (blogger)

redazione della bottega del barbieri (www.labottegadelbarbieri.org)

 

Davide Fabbri

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