RRS 12 – «Se arriva Dio ed è Dia»

   La dodicesima puntata (*) – proposta da Donata Frigerio – di una Round Robin Story (**) che sarà in “bottega” ancora per qualche sabato

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Horty non capiva bene dove stava arrivando. Era uscito dalla casa di David senza salutare nessuno perché avrebbero tentato di trattenerlo mentre sentiva di dover andare. Faceva freddo ed era quasi l’alba. Aveva sognato con David, anche troppo, forse avevano anche bevuto qualche goccetto, i ricordi erano più confusi del solito. Andava… la testa gli doleva, un senso di angoscia lo attanagliava.

Percepiva che qualcosa sarebbe successo. E Ursula, dove era finita Ursula?

Improvvisamente una luce ma non era quella dell’alba. Si trovò in un’altra dimensione. Di fronte a lui una grande mamy, una donnona di carnagione nera, capelli ricci, vestiti dismessi.

Buongiorno Horty, non abbiamo molto tempo. Qualcuno, tale Mr. E, con l’appoggio di Phil, è riuscito a infiltrarsi nella sala operativa; dopo aver seguito una lunghissima procedura è entrato nel Corpo dei Veglianti, una gran fortuna per me. Il suo senso critico, o chiamalo come ti pare, mi ha permesso di contattarti. Ora vedi”.

Horty la guardò sbalordito. Una donna, per di più nera: “non ho capito nulla. Chi sei? Cosa dovrei vedere?”.

Ragazzo mio, sono Dio, Bhudda, Allah, Xochipilli, Ragaraja, Hator, Venere… chiamami come vuoi, come ti ricordi. Gli uomini mi han dato mille nomi.”

Dio, un nome che cominciava a ricordare. “Dio… ma non eri l’unico? Come puoi essere tutti? E poi Dio è sempre stato maschio nelle leggende di cui ho un ricordo”.

I maschi si presero il potere di trascrivere la loro esperienza di me, e neanche corrispondente al vero, a volte: mai mi avrebbero descritto donna! E sono l’unico-l’unica, anche se i tuoi predecessori si sono massacrati in nome mio difendendo una parte di me “contro” l’altra parte di me. Ricordi che qualcuno aveva persino dichiarato la sua fede in Dio sulla cartamoneta? Hanno creato il dio soldo. Chiamami come ti pare, non fa differenza. Io sono l’essere femminile che Ursula descriveva, ti ricordi l’indovinello? Quello che le donne avevano creato in una delle tue visioni? Io sono la Parola. Il gran Consiglio vi sta schermando perché non ricordiate la libertà, quella vera. Ma io nel mio grembo tento di proteggervi, miei piccoli. Ascoltami”.

Horty si sentiva leggero, per nulla intimorito, nella luce che era divenuta diafana: “cosa vuoi? Ho la sensazione che questa sia una esperienza ben diversa da quelle che ho vissuto in questi ultimi… giorni? Mesi? anni? non riesco a calcolare il tempo” e non staccava gli occhi da Dio.

Non so più che fare con voi. Voi genere umano intendo. Vi ho dato la vita, vi ho reso simili a me, avete tutta la libertà dell’universo e state distruggendo tutto. Anche me. Vuoi aiutarmi? Mr. E sta rischiando una brutta fine per darti questo momento di libertà”.

Aiutare Dio? Ma non avevi i superpoteri?”. Horty tentava di buttarla sul ridere.

Ricordi quando Ursula ha portato te e David, nella Biblioteca di Alessandria e vi è sembrato di essere in un videogioco? Il videogioco è una metafora della vita, io sono l’ideatore del VV, VideogiocoVita, ma è così sofisticato che potete cambiarne anche le regole, voi. Io mi son promessa di non farlo senza di voi. Voi due e voi tutti. Vi ho dato la libertà di scelta, anche di aprire il vaso della conoscenza. Faccio un inciso: quella storia primordiale che qualche vostro antenato ha riassunto in una mela e un serpente, povera biscia maledetta per sempre; e poiché avete scritto voi maschi avete incolpato la donna… ma questo ci porta fuori strada ora. Dicevo che potete anche cambiare le regole, avete il libero arbitrio, potete scegliere come vivere. Ma qualcuno, fin dal principio, volle essere più libero degli altri, intendendo libero di controllarli e comandarli. Tutti sono uguali ma qualcuno è più uguale degli altri: lo scrisse chiaro Orwell. Vi siete massacrati per bene tra voi, quasi autoestinti per voler primeggiare, poi il soldo ha preso il potere, e ora un Gran Consiglio. Scusa se ti faccio la lezioncina. Vi siete inventati un Sistema per controllarvi, o meglio, perché il Gran Consiglio possa controllare tutto, anche te, Ursula e David. Vogliono la tua libertà e ricondurti al dio soldo. Ho commesso un errore, forse, ma non potevo fare altro, volevo qualcuno al pari di me (e su questo i miei seguaci buddisti ci hanno visto bene) non potevo certo creare burattini. Non potevo fare altro. Ho lasciato anche a loro la libertà. Li amo quanto amo te”.

Le cose che dici non hanno logica , non sono razionali. Come posso crederti? E come potrei far qualcosa io?”. Horty era sbalordito e percepiva qualcosa di nuovo, con le farfalle nello stomaco. Dio sorrise: “Come in un videogioco la vita vera può ricominciare cambiando strada, riprovando, anche ostinatamente. E qualcuno ha già provato a liberare il genere umano, non ha fatto una bella fine in effetti. Ora il Gran Consiglio ha capito che non gli conviene fare martiri per la libertà e il gioco si fa ancora più complesso”.

Dio abbracciò Horty. “Mi spiace di vedervi soffrire, vi fate del male continuamente e non ascoltate i miei consigli. Horty tu hai fatto il viaggio dentro te stesso (ricordi la conchiglia e quel vago sentire di sofferenza e ricerca?) e hai fatto riaffiorare in quel contesto tutte le infrastrutture che hanno inventato per allontanarvi da me. Molte, nei secoli. Ci hanno provato in tanti, dagli uomini in bianco a quelli in nero: un sacco di regole che non ho mai dato, che vi intrappolano, non vi liberano. Ma anche i personaggi che hanno tentato di confondervi, come il dottor Who, in effetti hanno ancora un barlume di verità in loro, nessuno la può cancellare, vi distingue dal resto dei viventi. Ma il problema che Who indicava come principio del tutto non è la paura, è il potere. Potere!!! I tuoi simili si dividono in due macrogruppi, quelli che hanno paura di gestire il potere e delegano facendosi comandare e quelli che lo amano e farebbero qualunque cosa per comandare; e fanno qualunque cosa, illudendosi di comandare. Pazzesco, non ci riesco neppure io!!! Non voglio comandarvi, io vi amo e vorrei aiutarvi ma voi difficilmente mi accettate”.

Sembrò che Dio facesse un sospiro. Poi riprese

Nei tuoi percorsi guidati – da cui ora sei uscito grazie a Phil e Mr. E – c’era sempre qualche falla. Il cervello o forse il cuore di quelli come te e David si oppone a ogni tentativo di completo controllo da parte del Corpo dei Veglianti. David dopo il ricovero in ospedale è rientrato a casa, ha visto la libreria con testi stravietati (come ai tempi dell’Inquisizione, che pena) però mancavano Purgatorio e Paradiso di Dante Alighieri. Perché? Vi vogliono costringere a rimanere a terra, a non supporre neppure che ci possa essere qualcosa di diverso altrove. E tu percepisci che questo è inferno ma riesci a vedere oltre, ad analizzare come vi siete ridotti: l’importante è non essere disadattato, non uscire dal gregge, spassarsela e basta. I poveri cristi fintallegri servono al sistema”.

E allora?”. Horty cominciava a capire, nonostante i punti oscuri sul Gran Consiglio, ma non comprendeva ancora la richiesta di “Dia” (non riusciva a pensarla al maschile…).

Ora sei consapevole del tutto; anche Ursula lo è, nonostante non sia riuscita a parlare con lei perché sorvegliata troppo strettamente da Mr. A. Sei giovane (non temere, il tuo trip non è durato a lungo) ma l’unico modo per ritrovare la libertà, la felicità, è viverla. Uccideranno molti di voi ma non potranno eliminarvi tutti. Lo sapeva Ghandi, che tu ben ricordi. A un certo punto capitoleranno. Io non so davvero come finirà questa storia. Ma se comincerete a vivere la gioia, in tanti e in tante, non potranno controllarvi. Dovrete essere astuti ma semplici, uniti. E se intrappolano qualcuno di voi facendolo girare a vuoto nella sua mente voi denuncerete”.

Mi stai proponendo di continuare la lotta raccontando e raccontando e raccontando….?”.

Non mi viene in mente nulla di meglio. Però non solo raccontando, vivendo la gioia del ricordo a qualunque prezzo. Lo farai? Mr E deve recuperarti, non può più lasciarti libero. Ursula è in zona ed è un pericolo troppo grande. Mr A potrebbe scoprire la copertura di Mr E, il nuovo partigiano”.

Partigiano? Siamo partigiani della libertà? Di nuovo?”

Già. Buona fortuna. Io sarò con te, con voi nella gioia. Se il Gran Consiglio sembrerà vincere tu canta. Loro non sanno cantare.”

La testa di Horty girava, il freddo penetrava nelle ossa, stava ancora lì, sul marciapiede quando una leggera mano femminile gli toccò la spalla. Si girò sperando fosse Ursula.

[LA RRS CONTINUA fra 7 giorni]

(*) Le puntate precedenti sono in bottega: http://www.labottegadelbarbieri.org/tag/round-robin-story/

(**) Cos’è una «Round Robin Story»? E’ un gioco di scrittura. Una storia dove autori/autrici si susseguono, a turno, per scrivere “al buio” (cioè senza accordi preventivi) pezzi di una storia; di solito chi inizia è “condannato” anche a concludere, cioè a tirare fuori il finale. Divertente ma difficile. Qui in “bottega” alcune persone hanno accettato di giocare. Ogni sabato… finché ci saranno giocatori/giocatrici: abbiamo messo nel conto una dozzina di puntate, ci avviciniamo alla fine, slittata a quota 14. Il logo della nostra RRS, appunto Round Robin Story, è stato disegnato da Energu che lo ha variato sempre un poco. Ci ritroviamo qui fra 7 giorni. (db)

 

 

Donata Frigerio

Un commento

  • Wow ma non potevi chiamarla Sophia e presentarla come una panterona d’ebano più che come l’Oracolo di Matrix? Ahahahahagaga scherzooooo! Bella puntata che apre una nuova strada alla lotta contro il Controllo e la Dialettica del Potere. Brava, Donata. Un bacio grande a te.

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