Sarà una marea? Il 26 novembre a Roma

Un documento della rete #NonUnaDiMeno e un appello del gruppo «Prima della violenza»

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Manca poco alla manifestazione del 26 novembre #NonUnaDiMeno.

Pensavamo perciò di condividere alcune indicazioni emerse nel corso delle assemblee di costruzione del corteo; in modo tale da organizzarci al meglio per rendere questa giornata davvero dirompente.

La manifestazione, come ribadito in più occasioni, sarà aperta dalle donne e dal desiderio di riconoscersi ed autodeterminarsi. Una grande apertura di donne che sappia quindi esprimere tutta la potenza che intorno a questa data si sta accumulando.

A seguire sarà posizionato il camion, un grande presidio mobile, aperto a tutt* coloro che vorranno condividere pensieri, riflessioni, interventi. Un camion per ospitare performance artistiche e per far parlare le tanti voci che animeranno la piazza.

Dopo il camion il corteo sarà aperto a tutte e tutti. Ci sarà l’attraversamento transfemministaqueer e prenderà forma quella marea che ormai evochiamo da diversi giorni.

Ma come possiamo farci davvero marea? Noi qualche proposta ce l’abbiamo, affinché questa manifestazione si doti di pratiche che rompano gli schemi rituali a cui siamo abituate durante i cortei.

Vorremmo che la manifestazione fosse un flusso di corpi che assieme invadono le strade di Roma.

  Per questo motivo proponiamo a chi ancora non ha avuto tempo di organizzare la propria presenza in piazza, di utilizzare dei cartelli e delle aste, anche multilingue. In modo da rendere più agile e visibile l’attraversamento.

Siamo state ispirate dalle pratiche che abbiamo visto utilizzare nelle immagini delle manifestazioni delle donne in Argentina e Polonia, e con cui vorremmo creare una connessione in questo giorno di lotta, che vedrà milioni di donne di tutto il mondo a riversarsi nelle strade delle proprie città. Contaminiamoci nelle differenze!

Invitiamo poi tutte e tutti ad autorganizzarsi per ritrovarsi e stare assieme durante la manifestazione, dandosi punti d’incontro e di raggruppamento.

Nella sezione SCARICA E DIFFONDI del blog #NonUnaDiMeno trovate inoltre una grande varietà di contributi grafici da poter utilizzare per preparare materiali da portare al corteo.

Noi a Roma stiamo immaginando di organizzare, per il 25N, momenti di socialità in cui costruire assieme cartelli, stencil e tutto quello che vorremmo portare con noi in piazza.

Insomma .. sprigioniamo energia e creatività!!!!

Ci vediamo alle 14 del 26 novembre in piazza Esedra a Roma.

Non vediamo l’ora

 

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Cari amici e amiche che avete condiviso «Prima della violenza» (le Giornate degli Uomini contro la Violenza maschile di ottobre-novembre) vi scriviamo per condividere un nuovo impegno.
Nelle settimane scorse si sono svolti molti incontri in numerose città italiane, che hanno visto alcune centinaia di uomini impegnarsi contro la violenza sulle donne e contro la tratta, per il cambiamento della cultura maschilista che ne è l’origine. Dal 15 ottobre e fino ai primi di novembre ci sono state iniziative e manifestazioni a Livorno, Palermo, Roma, Genova, Milano, Pescara, Bari, Bergamo, Pisa, Monza. Altre iniziative maschili contro violenza e femminicidi si erano svolte precedentemente a Foggia, a Taormina e in altre località ancora. In varie occasioni delle Giornate si è discusso anche il tema della tratta e del sex work, evidenziando che la prima è violenza maschile sulle donne, il secondo riguarda diritti civili rivendicati da persone che si considerano libere.
Crediamo che una partecipazione pubblica di uomini ad eventi contro la violenza e contro la tratta non avesse ancora mai raggiunto una tale dimensione, anche se siamo consapevoli che si tratta solo di un inizio e che è necessario estendere e approfondire la presa di coscienza maschile. Molti altri appuntamenti in cui numerosi di noi – promotori e sostenitori di
Primadellaviolenza – sono coinvolti, sono previsti in vista del 25 novembre, Giornata mondiale contro la Violenza sulle Donne.
Come già abbiamo affermato in queste settimane, ci sentiamo coinvolti e impegnati anche per la manifestazione nazionale organizzata da alcune reti e associazioni femminili e femministe il giorno 26 novembre a Roma, che sarà seguita il 27 da una assemblea. Le organizzatrici propongono «una grande manifestazione delle donne aperta a tutti-e* coloro che riconoscono nella fine della violenza maschile una priorità nel processo di trasformazione dell’esistente». Le organizzatrici hanno anche chiesto che non siano presenti simboli e striscioni di partiti, sindacati, posizioni politiche sul referendum ecc. e che la manifestazione esprima il protagonismo «solo e soltanto delle donne».
La nostra iniziativa delle Giornate di ottobre, proponendo agli uomini di esprimersi pubblicamente un mese prima del 25 novembre, ha voluto sostenere un impegno maschile in prima persona che non si riducesse a una partecipazione formale in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne
Noi crediamo che sia una prosecuzione del nostro percorso la partecipazione di noi uomini anche alle giornate del 26 e 27 novembre rispettando le modalità che le organizzatrici vorranno indicare per lo svolgimento delle manifestazioni a Roma. Pensiamo che questa occasione – al di là di un corteo che ci auguriamo numerosissimo – possa soprattutto incoraggiare e rendere permanenti percorsi di scambio tra donne e uomini per la trasformazione della cultura che alimenta la violenza, moltiplicando e arricchendo esperienze che in vari ambiti sono già avviate.
Primadellaviolenza sono solo tre parole ma significative, è stato un testo assieme a diverse iniziative ideate e volute da singoli uomini, alcune donne e alcune reti e associazioni (tra cui Maschile Plurale, la Rete degli uomini contro la tratta, la prostituzione e la violenza sulle donne, l’associazione interetnica Mondita). Ogni singola persona e ognuno di questi soggetti proseguirà ora naturalmente il proprio autonomo percorso, senza escludere altri momenti di incontro e di approfondimento sui temi condivisi, così come di confronto sulle questioni che registrano invece una pluralità di punti di vista.
Su tutto questo sollecitiamo la partecipazione, le opinioni, le proposte e il racconto di esperienze da parte di tutti e tutte coloro che hanno sostenuto
Primadellaviolenza. Per contatti sempre : primadellaviolenza@gmail.com

(*) L’appello «Non una di meno» e «Prima della violenza» sono anche in “bottega”. A chi non conoscesse la storia delle tre sorelle Mirabal – all’origine della giornata mondiale contro la violenza maschle – consiglio il post Le tre farfalle del 25 novembre  La seconda immagine è di Anarkikka. (db).

 

Redazione
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