Sciopero delle donne: domani, 25 novembre

L’evento di domani 25 novembre, lo sciopero delle donne, si presenta dicendo  “non sarà una festa ma neppure un funerale”. Per spingerlo in direzione della festa  vi invitiamo all’ascolto della prima parte (la sinfonia) dell’Oratorio di Pasqua di J. S. Bach*, che può simboleggiare lo spirito – oltre la rabbia, il riscatto e la voglia di ricominciare – con cui crediamo che l’evento debba essere affrontato.

Il 25 novembre le donne, resistenti a oltranza che rifiutano di lasciarsi abbattere, tornano in piazza: sempre disponibili al sorriso – come in “one billion rising” pochi mesi fa – ma stanche di subire una violenza estrema che continuata fra disinteresse, minimizzazioni e tante complicità (conscie o no). Violenza contro l’amore, la comprensione e la cura degli altri. Come potremo sopravvivere se non difendiamo queste doti e se, come uomini, non proviamo a imparare dalle donne?

Tra le lavoratrici sorridenti in questa immagine:

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si può leggere positività, costruttività, seduzione e allegria. Fra di loro, per fortuna, non c’è nessuna Anna Magdalena Bach, seconda moglie del (ci concediamo una metafora molto in uso) più grande musicista di tutti i tempi. Quantunque in ciascuna di esse possano essere individuate le virtù di dedizione e sacrificio che, spinte oltre ogni ragionevolezza, potrebbero contribuire a perderla. Anna Magdalena infatti, per stare accanto a Bach e fabbricare figli per lui (ben 13, dei venti che Bach ha collaborato a generare: di cui almeno quattro grandi musicisti a loro volta) ha rinunciato a se stessa e alla propria personale reale possibilità di realizzazione. Pagando un duro prezzo (al solito). Alla morte di Bach per la lontananza dei figli (e la loro scarsa attenzione ai suoi bisogni) cade nella più nera miseria. Tanto da essere costretta a mendicare presso le avare autorità cittadine, che Bach aveva lussuosamente servito, per sopravvivere. Anna Magdalena muore sola e, possiamo immaginarlo, sconsolata. L’oscuro eroismo di Magdalena Bach però mette sull’avviso tutte le donne.

L’iniziativa di domani vuole anche essere una risposta a chi continua a non vedere lo sfruttamento delle donne nelle famiglie. Non solo si tratta di un ergersi orgoglioso contro la violenza (lotta che comincia ora e finirà solo quando la violenza smetterà di essere esercitata contro la donnità, intesa come umanità). È soprattutto rivendicazione del diritto positivo a una esistenza serena, nella quale non sia più dato tremare, come era nella preistoria, per la presenza di belve feroci. Le belve feroci si sono estinte, non purtroppo la ferocia nell’animo degli uomini. Bisogna cancellare anche questa.

* Bach, l’anti-artista per antonomasia, l’equivalente di Dante nella musica, l’inimitabile, più volte vanamente imitato…

Bach è il borghese esemplare, tutto casa chiesa e musica, uomo di fede e cittadino modello, le cui composizioni non erano date solo alle autorità presso le quali prestava servizio (e che molto parcamente lo remuneravano) ma a Dio medesimo. La sua fede, quella vera, quella connessa all’essere più intimo dell’uomo, gli ha permesso di realizzare l’incredibile impresa di scrivere una messa cattolica (lui, protestante) che proprio nei passaggi che meglio esprimono i valori dell’avversario, ha toccato le vette musicali più sublimi.

Nota personale di Mauro (apprezzata però dal jazzofilo Daniele): onnivoro consumatore di musica classica mi sono ridotto negli ultimi tempi a rivolgermi quasi solo a Bach quando avverto il bisogno di ascoltare qualcosa. E di Bach, ormai solo “L’Arte della Fuga” e, in subordine, le “Variazioni Goldberg” e “L’Offerta Musicale”. Ascolto insieme a voi “L’Oratorio di Pasqua” per tornare a estendere i miei interessi musicali. Buon ascolto ma soprattutto buon 25 novembre: che sia la tappa importante di un cammino radioso.

Mauro Antonio Miglieruolo

d’intesa con la redazione del blog

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Per maggiori informazioni andare ai link:

===sciopero

http://www.scioperodelledonne.it/

http://scioperodonne.wordpress.com/

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Si può aderire allo “sciopero” scrivendo a scioperodonne2013@gmail.com

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Miglieruolo
Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.

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