Scor-data: 1 settembre 2009

Omaggio ai traditori

di Eduardo Galeano (*)   

Nell’anno 2009 in Germania venne eretto un monumento ai soldati disertori.

Suona strano un simile riconoscimento fra i tanti monumenti che la storia dell’umanità va disseminando al suo passaggio.

Un omaggio ai traditori? Sì, i disertori sono traditori. Traditori delle guerre.

 

(*) Riprendo questo scritto di Eduardo Galeano dal bellissimo «I figli dei giorni» – tradotto da Marcella Trambaioli per Sperling & Kupfer nel 2012 – che non mi stanco di citare e di consigliare a tutte/i.

Credo che Galeano abbia commesso un errore di data: a me risulta che il monumento al «disertore ignoto» sia stato eretto a Berlino, fra le polemiche, nel 1989. Naturalmehte può darsi che lui si riferisca a un successivo… magari più “istituzionale”. In ogni caso viva i disertori e i sabotatori di tutte le guerre.

Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia, pochi minuti dopo – di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.

Molti i temi possibili. A esempio, nel mio babelico archivio, sul 1 settembre avevo fra l’altro avevo ipotizzato: 1662: Claude Le Petit è fatto strangolare dalle gerarchie cattoliche; 1715: muore il “re Sole”; 1904: viene ucciso l’ultimo orso della Svizzera; 1918: in Russia regolamento dei salari, per la prima volta al mondo parità di paga fra uomini e donne; 1921: in Usa minatori in lotta bombardati da aerei delle compagnie; 1939: inizia la seconda guerra mondiale e patto scellerato fra Hitler e Stalin; 1961: nasce a Belgrado il movimento dei non allineati; 1969: in Rft l’omosessualità non più reato; 1972: Fischer batte Spasski, è proprio uno scacco matto”; 1979: dopo 6 anni la sonda Pioner 11arriva vicino Saturno; 1997: nasce Report; 2004: strage a Beslan. E chissà a ben cercare quante altre «scordate» salterebbero fuori.

Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

  • L’ articolo di Eduardo Galeano ed il commento di Daniele Barbieri danno l’ occasione per una riflessione. Tra pochi mesi ci sarà il centenario della prima guerra mondiale. Un’ occasione per ricordare che la guerra 15 18 fu innanzitutto una guerra contro i popoli e che le migliaia di soldati che furono decimati o fucilati per diserzione o per spingere uomini ad uccidere altri uomini vanno riabilitati sul piano umano, politico e legale. Una campagna in questo senso andrebbe iniziata il piu’ presto possibile.

  • la piccola redazione di codesto blog è disponibile, anzi entusiasta, della proposta di Francesco: perciò, nei limiti delle nostre forze, daremo informazioni sulla campagna di riabilitazione, racconteremo le storie di chi nelle trincee si ribellò e delle decimazioni che seguirono ma anche degli episodi di fraternizzazione fra soldati “nemici” che rifiutarono di combattere altri poveracci in nome delle patrie assassine. Cercheremo di ritrovare i documenti rimossi e le canzoni (a partire da “O Gorizia, tu sei maledetta”) sempre censurate; di pubblicare pagine di storia che purtroppo pochissime persone conoscono; di ricordare a quali assassini sono tuttora intitolate vie e piazze.. Insomma ci impegneremo a raccontare la vera storia di quella guerra che fu infame come quelle precedenti, quelle seguenti e quelle che verranno (se non le fetmiamo). Chi ci aiuta a cercare e raccontare queste tremende scor-date e a dare notizie sulla campagna?

    • Bene potremmo ripetere mutatis mutandis quello che abbiamo fatto contro la missione militare in Colombia, solo che l’ obiettivo per quello che implica e’ piu’ importante e l’ impegno richiesto e’ notevole.

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