Scor-data: 12 luglio 1536

Scor-data: 12 luglio 1536

Muore Erasmo da Rotterdam

di Fabrizio Melodia (*)

Se ne andò pure lui, durante la notte fra l’11 e il 12 luglio 1536: Erasmo da Rotterdam aveva fatto parlare di sè anche negli ultimi periodi della sua vita.

Da sempre cattolico, Erasmo non tradì mai la sua fede (per la novella Riforma luterana) pur criticandone sarcasticamente e duramente gli eccessi. Un libero pensatore che fondava in Cristo la vera fede, sul coltivare una religiosità interiore e personale, basata sulla cultura, sul classicismo e sulla vita appartata, un modo di vivere che già Francesco Petrarca aveva quantomeno inflazionato. Per questo Erasmo non esaltava i ritiri monacali, criticandoli duramente, anche nel celebre «Elogio della follia », in cui esaltava la filosofia platonica, da non molto tempo riscoperta, ponendo in luce il mito della caverna e la necessità di diventare folli per liberarsi dalle catene dei sensi e delle consuetudini incancrenite.

Erasmo da Rotterdam, in risposta alla riforma luterana, nel 1529 abbandonò Basilea che aveva assunto le dottrine riformate, trasferendosi nella vicina Friburgo, rimasta fedele al cattolicesimo.

Lì Erasmo continuò a scrivere alacremente, portando a termine «L’Ecclesiaste», moderna parafrasi del noto testo biblico (noto pure come «Qoelet» o il «Predicatore»)… famoso anche in ambito fantascientifico per essere il libro che – nel romanzo «Fahrenheit 451» di Bradbury – il “pompiere brucialibri” Montag salva dal rogo e la cui lettura gli cambierà completamente la vita.

Per Erasmo terminare quel testo fu un imperativo, doveva dare una risposta chiara per entrambe le parti in causa: egli sostenne che solo la predicazione è l’unico dovere veramente basilare e degno di nota della fede cattolica, nient’altro.

La sua penna salace si espresse pure su una questione davvero spinosa, quella riguardante la dottrina dei sacramenti, in particolare sul valore dell’eucaristia.

Nel 1530 Erasmo diede alla luce una nuova edizione del testo ortodosso risalente all’ XI secolo di Algerius contro l’eretico Berengario di Tours, in cui quest’ultimo affermava, con un perfetto sillogismo aristotelico, che l’ostia non cambiando negli aspetti accidentali non cambiava nemmeno nella sostanza, quindi non diventava corpo di Cristo. Queste tesi scatenarono l’ira indignata e feroce di Alberto Magno, maestro di Tommaso d’Aquino, che richiamò tutte le pecorelle a seguire le “auctoritates” ecclesiali.

Erasmo, al testo di risposta alle tesi eretiche di Berengario di Tours, aggiunse una una semplice dedica in cui confermava la propria fede nella dottrina cattolica della presenza reale di Gesù Cristo nell’ostia consacrata, smentendo in tal modo gli anti-sacramentali guidati da Giovanni Ecolampadio di Basilea, i quali citavano Erasmo a sostegno delle loro tesi.

Oltre al danno la beffa: morto appunto nel 1536, ma inviso sia ai cattolici che ai luterani, fu seppellito nella cattedrale di Basilea, dove si può ancora ammirarne la tomba, perché in questa città Erasmo era tornato per controllare l’andamento della pubblicazione dell’«Ecclesiaste»; un libro che, il 19 gennaio 1543, sarebbe stato messo al rogo con altri (i suoi libri e quelli di Lutero) a Milano sarebbero stati messi al rogo.

(*) Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano in blog. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia o triplica, pochi minuti dopo – postata di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.
Molti i temi possibili. A esempio, nel mio babelico archivio, sul 12 luglio avevo, fra l’altro, queste ipotesi
: 1904: nasce Neruda; 1942: Pavelic autorizza il «lager dei bambini»; 1944: strage a Fossoli; 2007: una strage Usa celata in Irak.. E chissà a ben cercare quante altre «scordate» salterebbero fuori.
Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it ) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”.
Ogni sabato (o quasi) c’è un riassunto di «scor-date» su Radiazione (ascoltabile anche in streaming) ovvero, per chi non sta a Padova, su http://www.radiazione.info .
Stiamo lavorando al primo libro (e-book e cartaceo) di «scor-date»… è un’impresa più complicata del previsto, vi aggiorneremo. (db)

Redazione
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