Scor-data: 13 luglio 1934

Tanti auguri a Wole Soyinka

di d. b. (*)

Per ricordare Wole Soyinka – pseudonimo di Akinwande Oluwole Soyinka (Abeokuta, 13 luglio 1934) – qui sotto un suo testo che ho recuperato in rete. Soyinka è un drammaturgo, poeta, scrittore e saggista nigeriano, forse il maggiore drammaturgo africano. Nel 1986 ha avuto il Premio Nobel per la letteratura.

Oggi è il suo compleanno dunque ma fatevi un regalo come se fosse il vostro… se non lo conoscete già. cominciate a leggere i suoi scritti.

«Conversazione telefonica»

Il prezzo sembrava ragionevole,

il luogo indifferente.

L’affittuaria aveva giurato di vivere
fuori sede.

Non rimaneva nulla
se non la confessione.

“Signora” avvisai,
“detesto buttar via tempo in viaggi inutili – sono africano.”
Silenzio.

Trasmissione zittita di buone maniere pressurizzate.

La voce, quando venne,
spalmata di rossetto, pigolio di lungo
bocchino dorato.

Ero stato beccato, che imbecille.
“QUANTO SCURO?”…

Non avevo sentito male…

“LEI È CHIARO O MOLTO SCURO?”

Pulsante B. Pulsante A.

Tanfo di respiro rancido di pubblico nascondino telefonico.
Cabina rossa.

Cassetta rossa.

Autobus rosso a due piani che schiaccia l’asfalto.

Era vero!

Svergognata dal silenzio scortese,

la resa spinse lo stupore a pregare semplificazione.
Lei era piena di riguardo, variando l’enfasi –
“LEI È SCURO? O MOLTO CHIARO?”.
Venne la rivelazione.
“Lei intende – come cioccolato semplice o al latte?”.
Il suo assenso era clinico,

schiacciante nella propria leggera impersonalità.

Rapidamente,

regolatomi a quella lunghezza d’onda,

scelsi.

“Seppia Africano occidentale”

e come pensiero aggiunto,
“Come dice il mio passaporto”.

Silenzio

per spettroscopico volo di fantasia,

fino che la sincerità fece risuonare

il suo duro accento sulla cornetta.

“COS’E’?” concedendo
“NON HO IDEA DI COSA SIA”.

“Tipo castano”.
“È SCURO, GIUSTO?”.

“Non del tutto.
Di faccia, sono castano,

ma

signora, dovrebbe vedere il resto di me.

Il palmo della mia mano,

le piante dei miei piedi
sono di un biondo ossigenato.

Lo sfregamento,

dovuto – che stupido pazzo – allo starmene seduto,

ha reso il mio sedere nero corvino –

un momento, signora!”-

percependo il suo ricevitore rizzarsi in un fragore di tuono
fin nelle orecchie:

“Signora,”

supplicai,

“non vorrebbe piuttosto controllare di persona?”

(*) Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano in blog. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili ma sinora sempre evitati) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia o triplica, pochi minuti dopo – postata di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.

Talvolta il tema è più leggero che ogni tanto sorridere non fa male, anzi.

Molti i temi possibili. A esempio, nel mio babelico archivio, sul 13 luglio avevo, fra l’altro, ipotizzato: 1793: ucciso Marat; 1920: assalto squadrista a Trieste; 1942: strage fascista a Podhum… E chissà a ben cercare quante altre «scordate» salterebbero fuori. Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”.

Ogni sabato (o quasi) c’è un riassunto di «scor-date» su Radiazione (ascoltabile anche in streaming) ovvero, per chi non sta a Padova, su http://www.radiazione.info .
Stiamo lavorando al primo libro (e-book e cartaceo) di «scor-date»… è un’impresa più complicata del previsto, vi aggiorneremo. (db)

Redazione
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