Scor-data: 18 aprile 1955

Muore Einstein: misteri, boccacce, atomi, pregiudizi, nonne e molto altro

di d. b. (*)  

Avevo chiesto a tre “fisica-mente all’altezza” (due amici e un’amica) una «scor-data» su Einstein. Si stanno ancora nascondendo…

Ecco allora il “mio” parzialissimo Albert Einstein: non potevo certo fare un ritratto completo; così ho trovato 8 frasi – mi sembra per ogni “gusto” – e un aneddoto (vero mi dicono, però nessuno ha saputo indicarmi la fonte) che lo disegnano… forse un pochino diverso dallo stereotipo dominante. La discussione, come sempre, è aperta anche qui in blog.

Lo studio e la ricerca della verità e della bellezza rappresentano una sfera di attività in cui è permesso rimanere bambini per tutta la vita.

Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa.

Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma riguardo l’universo ho ancora dei dubbi.

Il mondo è un posto pericoloso, non a causa di quelli che compiono azioni malvagie ma per quelli che osservano senza dire nulla.

La distinzione fra passato, presente e futuro è solo un’illusione ostinatamente persistente.

Non ho idea di quali armi serviranno per combattere la terza guerra mondiale, ma la quarta sarà combattuta coi bastoni e con le pietre.

Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di
spiegarlo a tua nonna.

L’esperienza più bella che possiamo avere è il mistero. E’ il sentimento fondamentale che sta accanto alla culla della vera arte e della vera scienza. Chi non la conosce, e non sia più capace di provare meraviglia, è come se fosse morto, come avesse gli occhi offuscati.

Infine si racconta che Albert Einstein, in fuga dalla Germania nazista, finalmente arrivò alla frontiera con gli Stati Uniti. Gli consegnarono un modulo da compilare e vide che bisogna specificare la «razza». Non ci pensò molto Einstein e scrisse l’unica risposta possibile: «umana».

(*) Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia, come oggi – di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.

Molti i temi possibili. A esempio, nel mio babelico archivio, sul 18 aprile avevo fra l’altro ipotizzato: 1499: processo religioso a un maiale; 1506: iniziano i lavori di san Pietro; 1906: terremoto a San Francisco; 1955: si apre la conferenza di Bandung; 2002: editto «bulgaro» del signor P2-1816 (che altri chiamano Berlusconi); 2006: cronaca di un omicidio sul lavoro all’Ilva; 2012: si inizia a parlare di una legge sul femminicidio in Argentina. E chissà, a cercare un poco, quante altre «scor-date» salterebbero fuori su ogni giorno.

Molte le firme (probabilmente non abbastanza per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevissimi, magari solo una citazione, un disegno o una foto. Se l’idea vi piace fate circolare le “scor-date” o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”. (db)

 

Redazione
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  • prima di addormentarmi (nell’ultima settimana madrilena) ho letto “Pensieri di un uomo curioso” CDE 1997. Non ricordavo questa ricorrenza.

  • Oggi in rete girava anche questa frase di Albert Einstein:
    “follia è fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi”
    bella vero?
    (e io chissà perchè ho pensato al Pd)

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