Scor-data: 3 ottobre 1967

Muore Woody Guthrie

di Giorgio Chelidonio (*)

 

Dal 3 ottobre di 47 anni fa il mondo della musica folk è orfano di Woody Guthrie (1): per chi conosce le sue canzoni e i suoi testi questa affermazione può suonare come una banalità da anniversario. Ma quanti sotto i 40 anni lo ascoltano e, soprattutto, quanti conoscono la sua figura socio-storica? Forse ascoltando «This land is your land» (2) la riconoscono come cantata da Bruce Springsteen e da Pete Seeger (3). Ma non è solo una “canzonetta”: sarebbe bene conoscerne il testo per capire il mondo da cui è nata e a cui si riferisce (4). Sarà così possibile affacciarsi all’America del cosiddetto “Dust bowl”(5), gli anni delle grandi tempeste di sabbia che colpirono (1931-1939) le grandi pianure degli Usa e del Canada, causando disoccupazione e migrazioni verso gli Stati dell’ovest: oltre mezzo milione di statunitensi divennero “homeless” (senza casa) o “hobo” (vagabondi, disoccupati in cerca di un lavoro qualsiasi, per sopravvivere). Era questo il clima sociale che riecheggia in «Hard travelling», quasi un gospel/blues (6) (7) inciso nel 1944.
Mi pare ieri ma sono ormai passati quasi 40 anni da quando Woody Guthrie e la sua storia furono rievocati dal film «Bound to glory» (1976), le cui scene ripercorrono la vita degli “homeless” appunto durante il “Dust bowl” (8). Probabilmente senza Woody (diminutivo di Woodrow, nome di un presidente Usa, ma a me piace tradurlo come “legnoso” o “boscoso” o anche “resistente”, un riferimento a un personaggio duro ma flessibile) non ci sarebbe stato Bob Dylan. E senza Bob neppure la sua «I pity the poor immigrant» (9): bellissima e struggente, ma ancor più attuale guardandoci attorno oggi e confrontando le nostre strade con il suo testo (10).
Se poi non vi riuscisse di ripescare qualche vecchio vinile o re-incisione su cd eccovi il link per 38 delle sue canzoni (11), per riascoltare la voce e la chitarra di Woody, quella su cui aveva scritto : «This machine kills fascists». Nel dubbio …guardatevi la foto (12).

  1. http://it.wikipedia.org/wiki/Woody_Guthrie
    (2) (
    https://www.youtube.com/watch?v=XaI5IRuS2aE
    (3) (
    https://www.youtube.com/watch?v=wnvCPQqQWds
    (4) (
    https://web.infinito.it/utenti/v/vallarsa/woody/thisland.htm
    (5)
    http://it.wikipedia.org/wiki/Dust_Bowl
    (6) (
    http://www.woodyguthrie.org/Lyrics/Hard_Travelin.htm
    (7)
    https://www.youtube.com/watch?v=kfq5b1bppJQ
    (8)
    https://www.youtube.com/watch?v=M_7tLS0Jli8).
    (9)
    https://www.youtube.com/watch?v=Aq4op7HNgxU
    (10)
    http://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=5949&lang=it).
    (11)
    https://www.youtube.com/watch?v=tXQYbhL0xQY)
    (12) http://it.wikipedia.org/wiki/Woody_Guthrie#mediaviewer/File:Woody_Guthrie.jpg ).

Altri link:
http://www.woodyguthrie.org/biography/lifetimeline.htm

https://web.infinito.it/utenti/v/vallarsa/woody/thisland.htm

https://www.youtube.com/watch?v=536EjhVqgS8 > Columbus stockade (quella cantata nello spezzone del film).

(*) Qui in blog si è parlato molte volte (ma sempre troppo poche) di Woody Guthrie; ma anche – restando all’America fra ribellione e repressione – di un altro menestrello operaio come Joe Hill.

Ricordo – per chi si trova a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano in blog. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia o triplica, pochi minuti dopo – postata di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.
Molti i temi possibili. Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it ) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”.
Ogni sabato (o quasi) c’è un riassunto di «scor-date» su Radiazione (ascoltabile anche in streaming) ovvero, per chi non sta a Padova, su http://www.radiazione.info .
Stiamo lavorando al primo libro (e-book e cartaceo) di «scor-date»… è un’impresa più complicata del previsto, vi aggiorneremo. (db)

Redazione
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