Scor-data: 8 gennaio 2002 e 2013

Tortura sì, tortura no

di d. b. (*)

E’ un caso ma nello stesso giorno, a distanza di 11 anni, arrivarono da Usa ed Europa due decisioni opposte rispetto alla legittimità delle torture, una delle questioni centrali – almeno dai tempi lontani di Cesare Beccaria – per definire la civiltà degli Stati.

E’ nel gennaio del 2002 infatti che Bush junior, presidente degli Usa, sospese le «convenzioni di Ginevra». Proprio l’8 e il 9 gennaio l’Ufficio di consulenza legale del Dipartimento di Stato scrisse al riguardo un memorandum di 42 pagine. Dopo dieci giorni Alberto Gonzales, consigliere legale della Casa Bianca, informò che il Dipartimento di Giustizia aveva emanato una «opinione legale formale» sulla non applicabilità della Terza convenzione di Ginevra… «nel conflitto con Al Qaeda»; altri documenti simili arrivarono il 21 gennaio e il 2 febbraio. Nel giro di un mese gli Stati Uniti decisero formalmente che l’unico modo per combattere “il male” era rinunciare al “bene”: una scelta che Obama aveva promesso di cancellare – a partire dalla chiusura di Guantanamo – ma il premio Nobel (preventivo? auspicabile?) della pace nulla ha fatto. Sull’altalenante storia degli Usa rispetto alle torture (fisiche, psicologiche e “scientifiche”) consiglio «Una questione di tortura» di Alfred Mcoy; una mia recensione è in blog: Mc Coy e la tortura “inevitabile” dei governi Usa.

Una coincidenza vuole che sempre un 8 gennaio, ma di due anni fa, i giudici definiti «di Strasburgo» – ovvero la Cedu, Corte europea dei diritti dell’uomo – abbiano reso nota una «sentenza epocale»: così la definisce Patrizio Gonnella, presidente dell’associazione Antigone, nel libro «La tortura in Italia: parole, luoghi e pratiche della violenza pubblica»; anche questo libro è recensito in blog, qui: Le mani insanguinate dello Stato.

Quel che sentenziano i giudici “di Strasburgo” (i quali talvolta vengono confusi con la Corte di giustizia dell’Unione europea che invece ha sede in Lussemburgo) non ha solo valore consultivo: infatti gli Stati della Ue si sono impegnati a dare esecuzione alle decisioni della Corte europea; il controllo sull’adempimento di questo obbligo è rimesso (con tutte le complicazioni del caso) al Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa. In ogni caso è alle decisioni della Cedu che gli Stati devono adeguarsi. L’8 gennaio 2013 da Strasburgo arriva una clamorosa condanna all’Italia per “il caso Torreggiani”. «E’ una sentenza epocale per almeno tre ordini di motivi» scrive Gonnella nel libro citato: «1) è una sentenza pilota, per cui viene riconosciuto il carattere sistemico e non occasionale della condizione degradante di vita nelle carceri. Pur essendo i fatti contestati riguardanti le prigioni di Busto Arsizio e di Piacenza, viene affermato con nettezza che la questione dei trattamenti inumani dovuti all’affollamento concerne l’intero sistema carcerario italiano; 2) è una sentenza che impone scelte alla politica italiana visto che entro un anno è obbligatorio porvi rimedio […]; 3) è una sentenza che rovescia il paradigma dei diritti umani. Lo Stato deve risarcire quasi 100mila euro alle vittime. Violare i diritti umani diventa oltre che indegno anche oneroso».

(*) Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano in blog. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia o triplica, pochi minuti dopo – postata di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.
Molti i temi possibili. A esempio, nel mio babelico archivio, sull’8 gennaio avevo, fra l’altro, queste ipotesi:
1575: Carlo Borromeo vieta il commercio nelle festività; 1691: bolla di Alessandro VI: pena di morte ai sacrileghi; 1781: Cuzco, battaglia finale; 1911: muore Pietro Gori; 1921: nasce Leonardo Sciascia; 1923: nasce Joseph Weizenbaum; 1942: nasce Stephen Hawkins; 1943: muore Tesla; 1978: Argentina, sparisce Miguel Sanchez (già in blog); 1993: assassinato Beppe Alfano; 2001: muore Marcello Bernardi… E chissà a ben cercare quante altre «scordate» salterebbero fuori.
Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it ) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”.
Ogni sabato (o quasi) c’è un riassunto di «scor-date» su Radiazione (ascoltabile anche in streaming) ovvero, per chi non sta a Padova, su http://www.radiazione.info .
Stiamo lavorando al primo libro (e-book e cartaceo) di «scor-date»… è un’impresa più complicata del previsto, vi aggiorneremo. (
db)

 

Redazione
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