Scor-data: 8 giugno 1969

Arriva un super-eroe davvero strano
di Daniela Pia (*)

In piena onda lunga del Sessantotto mondiale mentre nelle edicole trionfava Diabolik e in televisione c’era un goffo Dorellik, ecco Guido Martina, Elisa Penna e il disegnatore G. Battista Carpi dare vita a un personaggio Disney fra i più intriganti: Paperinik. Come non fare tifo per “l’eroe” mascherato che faceva giustizia (inizialmente per sé) sui soprusi che i Paperon de Paperoni del mondo compivano quotidianamente? Era l’8 giugno 1969 e il numero di «Topolino» che dava voce a Paperinik era il 706: da collezione. Per il goffo nipote di Paperone, lo sfigato per antonomasia, l’occasione che lo fece ladro (e poi eroe) si presentò quando vinse, per errore, Villa Rosa, edificio assegnato in realtà all’insopportabile Gastone. La scoperta casuale dei diari di Fantomius, il ritrovamento del costume nel doppio fondo di una poltrona della villa, la descrizione dei trucchi e dei segreti di Fantomius saranno l’occasione per dare il via all’addestramento del papero fattosi suo erede. Indossarne la maschera fu tutt’uno con il cercare un appoggio: Paperino si rendeva conto che da solo non avrebbe mai potuto emulare Fantomius ed è per questo che si risolvette a chiedere aiuto al geniale Archimede. Per quanto sprovveduto fosse, gli era chiaro che, con le sue sole forze, non avrebbe mai potuto rivolgere il suo operato alla più generale lotta del bene contro il male. L’ equipaggiamento inventato per lui dal “Pitagorico” è degno di un modernissimo Batman, così come il rifugio costruito sottoterra, cui si accedeva tramite il mitico armadio-ascensore, e lo consacreranno giustiziere di Paperopoli. Negli anni Novanta poi, il papero mascherato, si avvalse di nuovi contributi per rendere più incisivo il suo operato: scoprì che all’ultimo piano della Ducklair Tower si trovava un’ avveniristica intelligenza artificiale, denominata Uno, ulteriore ausilio per fronteggiare i nemici che minacciavano il mondo: vampiri alieni succhia-emozioni, cronauti criminali e minacciosi telepati… Dopo esperienze al limite dell’immaginabile però Paperinik riprende azioni più vicine alla sua routine, fatta di Bassotti e malviventi casalinghi. Un “eroe normale” dunque, che da perdente seppe farsi vincente, in nome e per conto di tutti gli imbranati. Se oggi si potesse clonare un Paperinik nell’animo di molte/i non sarebbe una cattiva idea, soprattutto in tempi come questi in cui pare che l’ unica salvezza vendicatrice la si voglia attendere da uomini e donne “della provvidenza”… Ma bisogna essere capaci di provvedere al mantenimento della propria maschera?

(*) Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano in blog. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia o triplica, pochi minuti dopo – postata di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.
Molti i temi possibili. A esempio, nel mio babelico archivio, sull’8 giugno avevo, fra l’altro, queste ipotesi: 632: muore Maometto; 1913: muore la suffragista Emily Wilding Davison 1916; nasce Francis Crick; 1960: Genova in rivolta; 1986: eletto Waldheim; 2007: processo per Abu Omar… E chissà a ben cercare quante altre «scordate» salterebbero fuori.
Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it ) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”.
Ogni sabato (o quasi) c’è un riassunto di «scor-date» su Radiazione (ascoltabile anche in streaming) ovvero, per chi non sta a Padova, su http://www.radiazione.info .
Stiamo lavorando al primo libro (e-book e cartaceo) di «scor-date»… vi aggiorneremo. (db)

Daniela Pia
Sarda sono, fatta di pagine e di penna. Insegno e imparo. Cammino all' alba, in campagna, in compagnia di cani randagi. Ho superato le cinquanta primavere. Veglio e ora, come diceva Pavese :"In sostanza chiedo un letargo, un anestetico, la certezza di essere ben nascosto. Non chiedo la pace nel mondo, chiedo la mia".

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