Sul Globo d’Argento (Na srebrnym globie) – Andrzej Zulawski

(visto da Francesco Masala)

ho guardato questo film solo tre volte, nell’ultimo mese, ho saputo della sua esistenza da poco, l’ho trovato in rete (qui i sottotitoli italiani).

proiettato a Cannes nel 1988, in una versione non completa, era stato girato una dozzina di anni prima, poi interrotto e distrutto in alcune parti (anche in Italia in quegli anni i film venivano bruciati dalla censura,  in senso non figurato, si pensi a Ultimo tango a Parigi).

il film di Andrzej Zulawski è un cinema-mondo, siamo all’altezza di capolavori come E’ difficile essere un dio, di Aleksej German (con il quale ha dei punti di contatto), o dei film di Andrei Tarkovsky, per rendere l’idea.

dicono che è cinema di fantascienza, io dico che è Cinema dei piani alti, senza bisogno di troppi aggettivi .

non è facile trovarlo, ma lo sforzo per la ricerca è tempo ben speso, promesso.

per avere un’idea di come agisce sugli occhi e nella testa di chi lo guarda, date un’occhiata alle recensioni che ho messo qui.

buona visione.

 

 

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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